05/10/2018 23:35
L'Assemblea della Lega di serie A non ha espresso un suo candidato alla presidenza della Federalcio, e lunedì incontrerà Gabriele Gravina, che a questo punto si profila come unico in corsa, per un confronto dei programmi. «Nello spirito di unitarietà, supporto e, se possibile di condivisione, in una nuova fase di gestione del calcio, abbiamo deciso di presentare il più velocemente possibile il nostro programma a Gravina per verificare le compatibilità con il suo: l'ho già letto e mi sembrano numerose», ha detto il presidente della Lega di A, Gaetano Miccichè.
«Ciascuna società vota singolarmente» alle elezioni federali, «ma forse faremo un'assemblea di Lega prima del 22 ottobre: mi farebbe piacere se raggiungessimo tutti le sintonie con Gravina e se potesse partecipare anche lui stesso. Sarebbe un momento per consolidare la relazione», ha aggiunto Miccichè, sottolineando che la Lega Serie A «è il traino» del movimento calcistico e che per questa tornata elettorale ha predisposto un programma «recependo suggerimenti e indicazioni da tutte le società». A sua volta Gravina ha proposto di creare una commissione per la verifica dell'attuazione del programma coinvolgendo i presidenti di Serie A. «Non l'ho vista nel dettaglio - ha commentato Miccichè -. Per la mia cultura aziendale sono sempre portato a valorizzare la collegialità, così il risultato è più ricco di supporti e brillantezza. Sono favorevole per principio cercare fra i presidenti di Serie A quelli con maggiore esperienza internazionale. Anche perché - ha aggiunto - ogni presidente nostro è anche imprenditore, ad esempio nella realtà del cinema, dell'editoria, del fashion, dei giocattoli o dei servizi».
Poi un pensiero su Massimo Moratti: «E' uno dei personaggi più importanti, non solo dello sport ma del sistema economico italiano, è una figura che ha il rispetto da parte di tutti, una persona di grande qualità, e non per ultimo appartiene a una famiglia storicamente impegnata e appassionata di sport. È il candidato ideale per tutto, non solo per fare il presidente della Figc ma lo sarebbe per qualunque altra importante carica istituzionale o meno italiana». Ha sottolineato Miccichè, a proposito dell'ex proprietario dell'Inter, che ha declinato la proposta di correre per la presidenza della Federcalcio come candidato della Serie A. «Trovo anche normale che in questo momento, dopo un gravissimo lutto che ha avuto di recente, ritenga di impegnarsi molto nell'attività aziendale, che è una delle realtà più importanti del suo settore a livello mondiale - ha aggiunto - Poi, fra due anni, vedremo».
(ansa)