27/11/2018 05:09
BBC SPORTS - "Sean è andato ad una partita ad aprile e non è mai tornato a casa, questa è la realtà." Ha esordito così Martina Cox, moglie del tifoso del Liverpool rimasto gravemente ferito prima della partita della semifinale della scorsa Champions League contro la Roma, nell'intervista rilasciata ai media inglesi dove ha poi dichiarato: "Ha sostenuto il Liverpool per tutta la vita. Sean andava regolarmente alle partite con il fratello o la famiglia, era una cosa molto naturale per lui. Era un posto davvero familiare per lui, lì si sarebbe sentito al sicuro". In seguito la signora Martina ripercorre i tragici momenti che hanno preceduto la sfida di Anfield: "Ho ricevuto una chiamata da un'infermiera e lei ha spiegato che Sean aveva avuto un'emorragia cerebrale e gravi lividi e aveva bisogno di un intervento chirurgico d'urgenza. Ero in uno stato di shock assoluto, non riuscivo a capire più niente e non ho guardato i social media. È stato orribile guardarlo, assolutamente orribile, tuo marito, semplicemente sdraiato lì senza vita".
Sean Cox è rimasto all'unità neurologica specializzata per lesioni cerebrali del Walton Center di Liverpool per quattro settimane, prima di essere poi trasportato in aereo a un'altra unità specializzata presso il Beaumont Hospital di Dublino. "È stato completamente sedato per due settimane immediatamente dopo l'attacco, poi ci sono volute quasi altre quattro settimane perché lui potesse effettivamente uscirne fuori. In realtà non ha aperto gli occhi fino al Beaumont, ma non era ancora totalmente cosciente. Ora è in un centro di riabilitazione a Dun Laoghaire e Sean ha iniziato a bere, ma è tutto molto lento e sta facendo piccoli, piccoli passi ma è un buon progresso. Adesso dice qualche parola in più da quando ha iniziato a mangiare ma è un processo molto lungo e lento. Dicono che non tornerà più la stessa persona di prima e lo sappiamo. È difficile, ci sono giorni buoni e giorni brutti, ma si tratta di cercare di portare Sean nel posto migliore ed è lì che sono" ha affermato la moglie del tifoso dei Reds.
Poi Martina ha proseguito: "Mi manca Sean, come ai nostri figli manca il proprio papà. Stiamo cercando di cavarcela e fare il meglio che possiamo, Sean vorrebbe che andassimo avanti con le nostre forze e stiamo provando nel miglior modo possibile. Ho due bambini al college e la mia figlia più piccola sta studiando per il diploma quest'anno, quindi dobbiamo andare avanti per forza, ma è difficile. E andare avanti vorrebbe dire che i figli potranno guardare le partite del Liverpool ad Anfield? Assolutamente sì, quello che è successo non sarebbe dovuto accadere, ma le persone devono vivere la loro vita".
L'intervista di Martina Cox si è poi conclusa soffermandosi su quello che gli riserva il futuro: "I tifosi sono stati fantastici e il club ha promesso di sostenere Sean. La Roma non ha alcuna relazione con Sean, ma ha contribuito come gli altri a livello di donazioni e ha anche accettato di collaborare con noi per quanto riguarda le attività di raccolta fondi. Se spero di vedere una cosa simile anche da parte del Liverpool? Spero di sì ... aspettiamo e vediamo, questo è tutto quello che posso dire a questo punto. C'è stata una colletta nella partita di Cardiff e metà dei fondi raccolti sono stati abbinati dalla Fondazione di Liverpool, quindi sono stati raccolti circa 29.000 £ che sono davvero utili e di questo siamo molto grati. In ogni caso il Liverpool ci sta aiutando nelle raccolte fondi, ci hanno fatto sapere che stanno lavorando a una serie di iniziative. Ovviamente vogliamo il meglio per Sean perché penso che se lo meriti, questo non sarebbe dovuto succedere e abbiamo fatto tutto il possibile in termini di raccolta fondi. La gente si è stretta intorno a noi, hanno fatto tanto, ci hanno scaldato il cuore. Il mio obiettivo è portarlo a casa, questo è quello che tutti noi vogliamo, tutta la sua famiglia vuole, e lui appartiene qui a noi."