Serie C, Cuneo-Pro Piacenza in 11 contro 7: finisce 20-0. Gravina: "E' l'ultima farsa"

18/02/2019 00:03

Una partita surreale in Serie C. La Pro Piacenza si è presentata a Cuneo per giocare la ventisettesima giornata del girone A con soli sette giocatori. Una scelta estrema da parte del club emiliano, da tempo in gravi difficoltà economiche e già coinvolto in un procedimento fallimentare, per non incorrere nella quarta rinuncia (le tre precedenti erano state con Pro Vercelli, U23 ed il Siena) e, di conseguenza, nell'esclusione automatica dal campionato. Il match si è comunque disputato (da regolamento è stato rispettato il numero minimo di giocatori schierabili) ed è terminato con il punteggio di 20-0.

«Quanto accaduto a Cuneo è un insulto allo sport e ai suoi principi fondanti - ha commentato il presidente della Figc, Gabriele Gravina - In questa situazione surreale, la Figc aveva il dovere di far rispettare tutte le regole ed ha esercitato questo ruolo. La nostra responsabilità è quella di tutelare la passione dei tifosi, gli imprenditori sani e la credibilità dei nostri campionati: quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l'ultima farsa». 

«E poi ci sono domeniche dove ti ritrovi così.. sul 13 a 0 nel primo tempo contro una squadra che gioca con 6 ragazzi di 17 anni e un dirigente come difensore centrale... senza parole..Provo solo vergogna per chi ha reso possibile tutto ciò..». Così si è espresso Fabiano Santacroce, ex difensore di e Parma e ora capitano del Cuneo. Da quanto si apprende i giocatori del settore giovanile del Pro Piacenza in campo a Cuneo dal 1' erano solo 6. All'inizio della partita uno dei giovanissimi arrivati in Piemonte per completare il numero legale della formazione non poteva essere messo in campo perché pare si fosse dimenticato il documento d'identità: il ragazzo avrebbe chiesto a un genitore di tornare a casa a prenderlo. E così, per sostituirlo, è stato inserito in formazione il massaggiatore Picciarelli, classe 1980, che, prima di entrare in campo, ha incollato sulla propria maglia il numero con un nastro adesivo. Al 16' del secondo tempo è potuto entrare anche l'ottavo giocatore, dopo che il massaggiatore è dovuto uscire per crampi. In panchina non c'era allenatore, ma il e un dirigente accompagnatore

(ansa)