03/04/2019 13:37
La stagione giallorossa è già in parte compromessa, anche se manca oltre un mese alla fine
delle ostilità. Dopo essere partita come una delle candidate ad arrivare quantomeno in
Champions League, la squadra capitanata da Daniele De Rossi vive adesso un momento di
depressione di rendimento e risultati che potrebbe privarla anche della partecipazione
all'Europa League l'anno prossimo. La netta sconfitta casalinga contro il Napoli ha aperto una serie di ferite e di lacerazioni interne alla squadra che dimostrano come l'attuale momento romanista sia frutto di alcune operazioni sbagliate sul mercato. Adesso a quattro punti dal Milan, che occupa l'ultima posizione valida per la qualificazione in Champions League, la squadra giallorossa dovrà provare a rimediare agli errori commessi finora, con l'apporto di un tecnico esperto come Claudio Ranieri che potrebbe rivelarsi fondamentale.
La Roma dovrà cercare quindi di ottenere un filotto di vittorie che possano scuotere
l'ambiente. In un campionato nel quale la Juventus si sta imponendo nella lotta al titolo, come dimostrano le quote di Betfair sul campionato italiano, e nel quale il Napoli, la seconda in classifica, ha quindici punti di ritardo, si è venuto a creare un torneo a sé stante per raggiungere la Champions League, o quantomeno l'Europa League. Se in questo momento la Roma è settima è in parte anche colpa degli errori di Monchi, che in estate aveva puntato su due centrocampisti come Cristante e Pastore. Se il primo non è servito per far fare il salto di qualità, il secondo è stato un fuoco di paglia, anche perché ha dimostrato nuovamente di essere troppo propenso agli infortuni. Un'altra scommessa di Monchi è stata Nzonzi, che lui stesso aveva portato a Siviglia anni fa, ma fino ad ora si è rivelato essere un altro buco nell'acqua: il francese non ha mai trovato la sua dimensione in campo e la pessima prestazione contro il Napoli, dove è sembrato totalmente spaesato, è stata la riprova del suo mancato adattamento.
Eppure, le colpe del basso rendimento della squadra giallorossa non sono soltanto dell'ormai ex direttore sportivo, che dopo neanche due anni è tornato al Siviglia, ma anche della dirigenza. James Pallotta, che ha avuto parole al vetriolo per tutti dopo la sconfitta col Napoli, è spesso assente da Roma ed ha dimostrato una fretta eccessiva nel licenziare Eusebio Di Francesco, un tecnico che quest'anno aveva perso il controllo della squadra ma che la stagione scorsa aveva fatto vedere un bel calcio e, soprattutto, eliminato il Barcellona nei quarti di finale di Champions. Ranieri, che sa cosa fare e conosce bene la piazza, dovrà
dunque provare a scuotere l'ambiente ed effettuare una piccola rivoluzione tattica, magari
puntano molto sulle voglie di El Sharaawy e di Zaniolo, ali veloci ed efficaci, oltre che
all'esperienza di capitan De Rossi e di giocatori come Manolas e Dzeko. Quest'ultimo,
nonostante la stagione finora più che opaca, due anni fa era capocannoniere del campionato. Chissà che una "cura Ranieri" e l'urgenza di dover salvare il salvabile in questo rush finale per evitare il disastro, non possano risvegliare il suo istinto da goleador.