De Rossi, il racconto degli ex compagni. Panucci: "E' straordinario quello che ha fatto". Candela: "Già da ragazzo era umile"

26/05/2019 21:01

SKY SPORT - L'emittente sportiva, in vista del match di questa sera tra Roma e Parma all'Olimpico che segna l'ultima partita di Daniele in giallorosso, ha raccolto l'intervento di alcuni ex compagni del numero 16.

"Daniele è esploso con gli Allievi nazionali quando gli è stato cambiato ruolo. Faceva l'attaccante, giocava poco con noi. Un giorno mister Bencivenga ebbe l'intuizione di metterlo davanti la difesa e a 18 anni di distanza parliamo di un altro ", le parole di Simone Pepe, classe 1983 come , cresciuto nelle giovanili giallorosse.

"Avevo un ristorante al centro di Roma eravamo più grandi di lui e facevamo un po' più di casino e lui stava in un angoletto tranquillamente. Da lì ho visto subito che era uno semplice ed umile e che si sapeva integrare e divertire", il ricordo di Vincent Candela.

"L'anno con in cui siamo stati ad un passo dal vincere lo scudetto, avevamo trovato una statuetta che avevamo preso a immagine e somiglianza di uno dello staff, di cui non riveliamo il nome, e la tenevamo con cura sopra il nostro posto. E da quando la tenevamo con cura lì abbiamo vinto tutte le partite e proprio la vigilia del match con la Sampdoria quella statuetta è sparita e ci siamo guardati e detti 'era la statuetta...'", l'aneddoto raccontato da Marco Cassetti.

E ancora Christian Panucci: "A 18-19 anni sembrava come se ne avesse 40 ed è stato automatico che lui giocasse subito. Noi vecchi potevamo solo accompagnare un giocatore come lui, con quelle qualità umane, con la voglia e la sua romanità. Quello che ha fatto è stato straordinario".