20/03/2020 20:06
RADIO UNO - «Mi fa molto effetto vedere quello che sta accadendo, le molte persone che vengono a mancare ai propri cari, è terribile quello che sta accadendo». Sono le parole del ct dell'Italia Roberto Mancini a 'Un Giorno da Pecora', in onda sull'emittente radiofonica, parlando della situazione generata dal coronavirus. «È un dispiacere che non si possa giocare ma se si risolve questa situazione si può andare a giocare anche a giugno», ha proseguito Mancini. «Allenamenti ad aprile? Non so tutte le situazioni, è un po' difficile, i giocatori avranno bisogno di allenamento prima di ricominciare a giocare. Ci sono squadre che sono state fermate da molto tempo, ma 10-15 giorni, ma si può riprendere da situazione anomala che nessuno ha mai vissuto. Poi se si recuperano le partite saranno veramente ravvicinate», ha spiegato il ct azzurro.
«Il taglio degli stipendi ai calciatori per fronteggiare la crisi dovuta all'emergenza coronavirus? Non lo so. Qui bisogna vedere, il calcio si è fermato come tutti gli sport. A meno che non si possa ricominciare nei prossimi sei mesi il discorso è diverso. Altrimenti i giocatori anziché smettere a maggio lo faranno a luglio recuperando dopo», ha risposto a una domanda sull'annuncio del ct della nazionale di basket, Meo Sacchetti, che si è detto pronto a tagliarsi lo stipendio. Infine: «La speranza è che questo virus scompaia in fretta, poi ci vorrà un po' di tempo. Non ho idea, forse dopo si giocherà a porte chiuse. È difficile fare previsioni».