16/04/2020 03:31
SKY TG 24 - Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss) è tornato a parlare dell'ipotesi di ripresa del calcio italiano, e lo ha fatto ai microfoni dell'emittente satellitare, ribadendo ancora una volta che a oggi il campionato non può ripartire, tutto al più fra un mese ma a porte chiuse, seguendo regole feree. «Può ripartire oggi il Campionato? Come farei a direi di sì oggi? Stiamo in lockdown completo. Naturalmente se mi chiedete "fra un mese possiamo ripartire?" io le direi: certamente a porte chiuse - le parole di Rezza -. Dopodiché è chiaro che va molto minimizzato, molto reso veramente bassissimo il rischio, perché nel momento in cui si riapra qualsiasi attività, noi sappiamo che chiaramente un minimo di rischio in più lo prendiamo, quello che prima definivo "rischio accettabile", e chiaramente andrebbero prese delle misure molto rigide e molto rigorose. Comunque sia non sta a me decidere, sarà la politica a decidere. Nel momento in cui decideranno di riaprire il Campionato naturalmente quello che si dovrà fare - credo che già ci stia pensando la FIGC con la commissione apposita - è di dare delle istruzioni su misure molto rigorose per far sì che si minimizzi il rischio tra i giocatori e la cerchia, le persone che li attorniano e soprattutto anche per il resto della comunità. Naturalmente ogni riapertura in qualche modo comporta un minimo di rischio, non solo per il Campionato, sto dicendo per qualsiasi altra attività. Però ci sono delle modalità per mettere, se non in sicurezza totale, in parziale sicurezza la popolazione e quello che interessa la sanità pubblica chiaramente».