LIVE - Coronavirus, Uefa-Eca: finire i campionati entro il 31 luglio, ad agosto spazio alle coppe. Spadafora: "Gradualmente riapriremo gli allenamenti". Nessuna decisione in giornata sulle date della ripresa. Atalanta: Sportiello ancora positivo al terzo tampone

23/04/2020 01:00

L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, ma oggi potrebbe essere una giornata decisiva per il calcio, con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora incontrerà la FIGC per discutere sulla ripresa. Qui gli aggiornamenti più importanti:

LIVE

22.50 - Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, ha parlato in serata in merito alla possibilità di ripresa del calcio e della Serie A. Queste le sue parole: "Stiamo cercando di capire se e quando ci saranno le condizioni per ripartire tutelando la salute di tutti, non solo degli atleti. Non bastano consigli, servono norme ed elementi chiari per capire come agire in sicurezza. Servono garanzie per tutti, anche per la nostra categoria. I calciatori sono i primi a voler tornare in campo ma con la massima sicurezza".

(Rai Uno)

22.40 - In attesa di conoscere quale sarà il futuro della Premier League, le squadre continuano ad accordarsi con i propri tesserati per i tagli degli stipendi sui mesi in cui il calcio è stato fermato dal virus. In serata è arrivato l'annuncio che il Watford ha raggiunto tale accordo, seguendo la decisione già presa dall'. "Il Watford ha raggiunto un accordo con i propri giocatori per una riduzione degli stipendi della squadra. La decisione è giunta dopo una discussione positiva e costruttiva con i giocatori, capitanati da Troy Deeney, e ha incluso anche alcuni membri più anziani della prima squadra" è stato il comunicato pubblicato dalla società.

(Sky Sport)

22.30 - Silvio Berlusconi, presidente del Monza Calcio ed ex patron del Milan, è intervenuto telefonicamente alla trasmissione Porta a Porta per dire la sua sulla possibilità di riprendere il campionato. Berlusconi ha sottolineato come, a malincuore, la cosa più giusta da fare dovrebbe essere quella di terminare subito il campionato, visto che le condizioni non permettono una ripresa in sicurezza. Queste le sue parole: "Sono un uomo di sport e quindi non sarò io a sottovalutare il valore del calcio, però adesso mi sento di dire che calcio non è un’urgenza. Meglio riparlarne dopo l’estate. Non credo che riaprire il campionato sia una soluzione, giocare a porte chiuse è triste e comunque c’è il contatto fisico dei giocatori".

(Rai Uno)

21.50 - Mentre il mondo del calcio aspetta di conoscere quale sarà il futuro che attende i massimi campionati europei, le Isole Faroe hanno deciso di riprendere la stagione e portarla a conclusione. Con un annuncio arrivato sul sito di Mundo Deportivo da parte di Padro Tarancon, giocatore dell'AB Argir II, da sabato 9 maggio si tornerà in campo. Queste le sue parole: “Qui ancora si seguono molte precauzioni, ma stiamo tornando alla normalità. Da lunedì scorso, 20 aprile, hanno riaperto le scuole, e adesso possiamo di nuovo allenarci tutti insieme. In realtà lo avevamo fatto anche nelle scorse settimane, ma solo a gruppi di cinque. Le regole in campo? Ci adattiamo, perché la salute viene prima di tutto, ma giocare a calcio è sempre bellissimo

(Mundo Deportivo)

21.00Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha pubblicato sul proprio profilo ufficiale di un post in cui ha parlato dell'incontro svoltosi oggi con i rappresentanti della FIGC, in cui si è discusso su come poter far riprendere il campionato nel modo più sicuro per tutte le squadre. Queste le sue parole.

"Sono anche io un tifoso cui manca seguire la propria squadra. Aspettavo con entusiasmo gli Europei di quest’estate, ma saranno rimandati. Come sono state rimandate le Olimpiadi. Come è stato rimandato il Giro d’Italia. Come sono state rimandate le competizioni di tutti gli sport nel nostro Paese. E’ un enorme dispiacere, dentro un dolore molto più grande e più profondo, dentro un lutto atroce che ha colpito il nostro Paese, l’Europa, il mondo intero.
Posso assicurare che mantenere un profilo di estrema prudenza, come sto facendo, è la posizione più impopolare che si possa immaginare ma abbiamo il dovere e la responsabilità di far si che tutto il Paese, compreso ovviamente il mondo dello Sport, possa superare al più presto e al meglio l’emergenza sanitaria che ci ha colpito. In tutti gli sport infatti vi sono indotti da tutelare, lavoratori che stanno vivendo difficoltà economiche e che meritano la giusta considerazione.
Oggi, oltre ai rappresentanti della FIGC, ho incontrato anche i 19 Presidenti delle Discipline Associate alle quali va riconosciuta l’attenzione che meritano anche per il valore sociale e la rete territoriale che esprimono. L’incontro, sempre in videoconferenza, mi ha permesso di avere ulteriori suggerimenti per sostenere al meglio le centinaia di realtà sportive in difficoltà in questo momento drammatico.
Farò di tutto perché nel decreto che a breve approveremo siano contenute tutte quelle norme che assicurino a tutto il mondo dello sport e ai lavoratori il sostegno necessario per impedire che anche una sola realtà sportiva debba chiudere o che una sola persona perda il suo lavoro".

19.30 - Luis Enrique, ct della Spagna, ha comunicato alla federazione iberica l'intenzione di decurtarsi l'ingaggio del 25% come gesto di solidarietà durante la pandemia globale.

19.00 - Sulla ripresa della Serie A ne ha parlato anche il della Joe Barone intervenuto ai microfoni del portale specializzato in calciomercato. Queste le sue parole:

Come sta?
Ringraziando Dio sto bene. Per tutto il resto poi ovviamente siamo pronti, stiamo organizzando da tempo le varie attività e non ci siamo mai fermati. Con Commisso siamo sempre in contatto su tutto, idem con Iachini che ha mantenuto un contatto costante coi calciatori. Si stanno preparando le strutture per il protocollo, il centro sportivo e la segreteria sono stati già sanificati. Siamo pronti per prendere le precauzioni che serviranno. Con Pradè ci sentiamo tante volte durante la giornata, per farci trovare pronti al momento giusto. Su calendari e luoghi delle partite, aspettiamo che la Lega ci dia la speranza di poter tornare a giocare.

Le hanno detto di giocare al centro-sud?
Al momento in Lega non se ne è mai parlato, e su questi dettagli non siamo mai entrati. Noi siamo pronti per tornare a giocare.

Si tornerà a giocare tra un mese?
Siamo fiduciosi. Ovviamente la salute è la cosa più importante. Ieri siamo stati tutti molto, molto uniti: vedo una Lega compatta, anche Luigi De Siervo, Paolo Dal Pino e tutto il loro staff. Aspettiamo il Governo.

Come andrà a finire la questione delle scadenze contrattuali?
La scadenza di giugno è uno dei tasti più delicati di questa ripartenza. Ci sono tanti altri aspetti che a livello di Lega discutiamo tutti assieme, perché la soluzione deve essere per tutto il sistema, e non solo per la . Da quando sono arrivato mi sto impegnando a capire come funzionano le cose per dare il contributo. Ho trovato persone preparate, De Siervo e Dal Pino, Gravina e tutti i loro staff. Il calcio deve avere maggiore autonomia quando si tratta di determinate soluzioni. Ho visto però che siamo capaci anche noi di fare squadra, e se continuiamo su questa linea arriveremo presto a risultati che guardino al bene complessivo del calcio senza i singoli interessi dei club.

Che riforme deve fare l'Italia? Serve snellire la burocrazia?
La domanda è importante, questa situazione che ha sconvolto le nostre vite prima di tutto ha fatto capire le reali priorità. Dopo la salute, viene il lavoro. Il mondo del pallone dovrà rivedere tante cose, fare tesoro delle indicazioni e delle analisi fatte. Nel 2018/19 la ha avuto un fatturato di 93 milioni di euro. Senza prendere squadre troppo blasonate, faccio l'esempio dell'Everton, hanno fatturato 213 milioni. Il calcio italiano oggi, e non solo la , senza uno stadio di proprietà non può competere. Non si può sperare di competere con club che hanno preso questo vantaggio economico dalle altre, dobbiamo avere leggi e percorsi più facili e accessibili per le infrastrutture. Per anni il calcio non ha calcolato la sostenibilità per il futuro: anche noi dobbiamo mettere le basi per garantire al club un futuro sostenibile. Anche Giovanni Malagò più volte ha detto che il grosso problema sono le infrastrutture e che il Governo deve intervenire più presto possibile.

Può cambiare qualcosa anche per i diritti tv?
La Serie A sta facendo un lavoro incredibile, cercando di mettere tutti d'accordo. Il calcio italiano deve recuperare il terreno perso, dobbiamo trovare soluzioni per far tornare il prodotto Serie A tra quelli più interessanti e richiesti. Siamo indietro, ma possiamo recuperare il distacco. Sono positivo, ho già espresso il poter dare il mio aiuto ai gruppi di lavoro. Non dobbiamo metterci in condizione di far scappare gli investitori stranieri. Al di là dei diritti tv, il futuro del calcio italiano passa per le infrastrutture.

Che esperienza hanno avuto col virus Cutrone, Pezzella e Vlahovic?
Ero molto preoccupato per i giocatori, ma come anche per lo staff, i massaggiatori e i preparatori, il medico Pengue. La sera non dormivo ed è per questo che abbiamo inaugurato la raccolta fondi Forza&Cuore. La cosa più bella dal nostro arrivo, sono i nostri tifosi, ed è proprio la bellezza del nostro tifo quello che mi manca. Quando cammino mi salutano, ci accolgono ogni volta che torna Commisso... Quando ripartiremo dovremo dare qualcosa in più per loro.

(TMWRadio)

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18.40 - Le competizioni europee potrebbero riprendere senza il Var. Un'ipotesi che verrà presa in considerazione nel Comitato Esecutivo dell'Uefa in programma domani. Questo a causa della vicinanza tra gli assistenti nelle sale di controllo mobili installate negli stadi dove quindi non sarebbe garantita la distanza di sicurezza. A rivelarlo è l'emittente radiofonica francese la quale evidenzia come il massimo organo calcistico europeo starebbe valutando anche un piano B: riorganizzare le cabine in modo tale da rispettare la distanza di almeno un metro tra gli assistenti arbitri.

(RMC Sport)

18.30 - Ieri l’incontro con le 55 federazioni nazionali europee, oggi invece l’Uefa è stata in riunione con l’Eca (l’associazione dei club europei) presieduta da Andrea Agnelli, le leghe nazionali e il gruppo di lavoro sui calendari per pianificare le date e le modalità di ripresa della stagione calcistica interrotta per l’emergenza coronavirus, in attesa del Comitato Esecutivo in programma domani. Intanto nel vertice di oggi, come fa sapere il portale della rosea, le Leghe hanno preso l'impegno di di chiudere i rispettivi campionati entro il 31 luglio in modo da consentire la conclusione di ed Europa League, che dovrebbero terminare a fine agosto, magari con la disputa dei quarti di finale in gare uniche, senza andata e ritorno.

(gazzetta.it)

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18.10 -  risulta ancora positivo al Coronavirus. Il dell'Atalanta, dopo aver terminato il periodo di quarantena, si è sottoposto al controllo ma dopo il secondo tampone per la negativizzazione è risultato ancora positivo. È comunque doveroso sottolineare che le condizioni dell'estremo difensore nerazzurro sono buone e proseguirà il periodo di lockdown nella propria abitazione di Urgnano.

18.00 - Continua l’impegno del Dipartimento della Protezione Civile nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 22 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 187.327, con un incremento rispetto a ieri di 3.370 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 107.699, con un decremento di 10 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.384 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 87 pazienti rispetto a ieri. 23.805 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 329 pazienti rispetto a ieri. 81.510 persone, pari al 76% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 437 e portano il totale a 25.085. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 54.543, con un incremento di 2.943 persone rispetto a ieri. Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.242 in Lombardia, 13.084 in Emilia-Romagna, 15.122 in Piemonte, 9.991 in Veneto, 6.167 in Toscana, 3.476 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.463 nel Lazio, 2.998 in Campania, 1.874 nella Provincia autonoma di Trento, 2.874 in Puglia, 1.308 in Friuli Venezia Giulia, 2.287 in Sicilia, 2.108 in Abruzzo, 1.512 nella Provincia autonoma di Bolzano, 371 in Umbria, 833 in Sardegna, 821 in Calabria, 501 in Valle d’Aosta, 232 in Basilicata e 205 in Molise.

(protezionecivile.gov.it)

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15.50 - "Sono pessimista su una possibile ripartenza" . Così Zdenek Zeman, ex allenatore di Roma e Lazio, ai microfoni dell'emittente radiofonica partenopea in merito alla ripresa della Serie A. Poi il tecnico boemo ha aggiunto: "Credo che questo virus abbia fatto danni e ne farà ancora. La cosa più importante è la salute. Assegnazione Scudetto? Si possono fare tante ipotesi, per me non c'è niente da assegnare a nessuno".

(Radio Kiss Kiss)

14:30 - Si è appena concluso il vertice tra il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, e i massimi organismi calcistici italiani sul tema della ripartenza degli allenamenti e dei campionati. "Il ministro ci ha detto - riferiscono fonti sportive all'ANSA - che una decisione sulle date non arriverà oggi e che più tardi diramerà un comunicato sull'incontro". "Ringrazio tutti i partecipanti alla riunione: ho ascoltato con grande attenzione le diverse posizioni emerse e nei prossimi giorni, dopo un confronto con il ministro della Salute e il Comitato tecnico scientifico, emaneremo le disposizioni aggiornate in merito alla possibilita' e alle modalita' per una ripartenza degli allenamenti". Cosi' il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, al termine della riunione in videoconferenza, durata dalle 12 alle 14, con tutte le componenti della Figc in merito al Protocollo elaborato dalla Commissione medico scientifica della Federazione per la possibile ripresa degli allenamenti nella massima sicurezza per atleti e tecnici delle societa' sportive. Alla riunione hanno partecipato Gabriele Gravina, presidente Federcalcio; Marco Brunelli, segretario generale Figc; Cosimo Sibilia, vicepresidente vicario Figc e presidente Lega Nazionale Dilettanti; Renzo Ulivieri, presidente Associazione Italiana Allenatori Calcio; Paolo Dal Pino, presidente Lega Calcio serie A; Mauro Balata, presidente Lega Calcio serie B; Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro; Damiano Tommasi, presidente Associazione Italiana Calciatori; Marcello Nicchi, presidente Associazione Italiana Arbitri; Maurizio Casasco, presidente Federazione Medico Sportiva; Paolo Zeppilli, presidente Commissione Medico Scientifica della Figc; Francesco Vaia, esperto della Commissione.

13:30 - Le autorità calcistiche tedesche riconoscono di non poter garantire la sicurezza al 100% per tutti, ma sono disposte a correre un "rischio accettabile" affinché la Bundesliga riprenda le sue attività a maggio, secondo quanto riportato oggi dal giornale. "Süddeutsche Zeitung" basato su un documento interno. Il rapporto compilato da un gruppo di lavoro della German Football League (DFL) e della German Football Federation (DFB) delinea i passi che sarebbero stati fatti per consentire alle partite di essere giocate a porte chiuse nelle prime tre divisioni maschili, la Coppa di Germania e la Bundesliga femminile nel mezzo della pandemia di coronavirus. Secondo il giornale, gli autori affermano che era impossibile e, quindi, che non si trattava di "garantire la sicurezza al 100% per tutti i soggetti coinvolti", ma di "garantire un rischio accettabile dal punto di vista medico data l'importanza del calcio (socio-politico, economico) e lo sviluppo della pandemia". La task force, che include il capo del comitato medico della DFB Tim Meyer, afferma anche che una squadra non dovrà necessariamente essere messa in quarantena se un giocatore si dimostra positivo al test Sars-CoV-2. Diversi governatori regionali in Germania hanno suggerito lunedì che la Bundesliga - che è stata sospesa da metà marzo e ha ancora nove gare da giocare - potrebbe riprendere a maggio. Il Ministero degli Interni e dello Sport tedesco non ha ancora fissato una data di inizio, sostenendo che sono necessari ulteriori colloqui. La DFL ha un'assemblea prevista per domani. Le attuali restrizioni governative sono in vigore fino al 3 maggio. I prossimi colloqui tra il cancelliere Angela Merkel e i leader degli stati federali sono fissati per il 30 aprile e il calcio dovrebbe essere all'ordine del giorno.

12:25 - Aveva fatto il giro del mondo infatti la notizia secondo cui l'OMS avrebbe chiesto all'UEFA di sospendere le competizioni internazionali fino al 2021. Un portavoce dell'UEFA ha prontamente smentito la notizia: "Non è corretto - dice la fonte -. l'OMS non ha mai raccomandato di fermare il calcio fino alla fine del 2021"

(sky sports)

11:00 - La Svezia è pronta a ripartire e vuole farlo col pubblico presente. Le due maggiori leghe hanno annunciato di puntare a ricominciare il 14 giugno con gare aperte al pubblico. Il Paese scandinavo ha avuto un approccio differente alla gestione della pandemia, permettendo a scuole ristoranti e negozi di restare aperti col Primo Ministro, Stefan Löfven, a limitarsi semplicemente a consigliare alla popolazione di avere un comportamento adulto.

10:40 - Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, sta rispondendo al Questione Time in Senato. Ecco le sue parole: "Ho chiesto che tutte le federazioni spieghino in quale modo poter riaprire in sicurezza. Oggi incontrerò alle 12:00 gli esponenti del calcio e della FIGC, in modo tale da capire entro il 4 maggio come ripartire. Dobbiamo riaprire perché lo sport è importante come valore economico e sociale ma nel rispetto della salute. Quindi gradualmente potremo pensare di riaprire gli allenamenti, per quello che riguarda i campionati e l'attività motoria all'aperto valuteremo con il comitato tecnico scientifico della Protezione Civile, consapevoli che la ripartenza vada spinta ma vada anche tutelata la salute di tutti i cittadini".

10.10 - Al quotidiano ha parlato l'attuale allenatore della Sampdoria, Claudio . Uno stralcio delle dichiarazioni dell'ex giallorosso: «Ciascuno di noi avrebbe voglia di tornare sul campo. Ma questo è il momento della prudenza. Nessuno sa come reagisce il virus sul fisico di un atleta e se dovesse succedere qualcosa di grave chi se ne assumerebbe la responsabilità?».

Quindi sarebbe prematuro riprendere gli allenamenti il 4 maggio.
«Sulle date non ci sono certezze. La verità è che ci sono ancora troppi morti e troppi contagiati per ricominciare».

[...]

Che cosa non le torna del protocollo?
«È giusto fare tamponi, come i test sierologici. Ma in questo momento c’è gente che ne ha più bisogno di noi. Non possiamo scavalcare i cittadini, non sarebbe né giusto, né etico. Ho degli amici che sono stati ammalati e il tampone non sono riusciti a farlo perché non se ne trovano e perché non ci sono i reagenti. E sul test sierologico, da quello che mi risulta, solo il 29 aprile il governo dirà quale fare. E a noi quando arriverà?».

Neppure sul lungo ritiro è d’accordo.
«I giocatori sono chiusi in casa da quasi due mesi e stanno dando i numeri. Tra un po’ parlano con i muri... Molti sono da soli, con la famiglia lontana. E dovrei portarli in ritiro un altro mese con la prospettiva di tenerli isolati anche durante le partite? Sarebbero quattro mesi di clausura, non è credibile».

[...]

Chiuderebbe qui il campionato?
«Voglio spazzare via ogni incertezza. Sono d’accordo con chi dice che la stagione va finita, così non si arrabbia nessuno. Ma nei termini e nei modi giusti. La salute viene prima di ogni altro interesse. Non bisogna ripartire perché dobbiamo, ma farlo quando siamo certi che tutto andrà bene».

[...]

Ricominciare in agosto, finire il campionato a novembre e giocare la prossima stagione nell’anno solare è una possibilità.
«È un’ipotesi. Non so se quella giusta e non so se si può fare. Di sicuro non vedo perché si debba correre adesso con tutte le problematiche e i rischi che ci sono. Dopo una sosta così lunga avremo bisogno di almeno sei settimane per verificare che tutto sia sotto controllo».

Lei ha parlato della possibilità di avere cinque sostituzioni.
«Perché non chiederlo all’Ifab come fatto eccezionale? Se si devono giocare tre partite a settimana con il caldo, dateci la possibilità di cambiare quei giocatori che non ce la fanno. A fine gara le difese immunitarie si abbassano e ci vuole tempo per ripristinare l’equilibrio fisico. Forse così ci sarebbero.

(Corsera)