16/05/2020 23:22
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Jeremy Menez, ex giocatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni questo pomeriggio in diretta sul profilo Instagram del quotidiano sportivo, in cui ha ricordato, tra le altre cose, del suo passato in maglia giallorossa. Queste le sue parole.
Ti senti più legato a Roma o a Milano?
Sono due città e squadre differenti. Sappiamo tutti cosa rappresenta il Milan, ma la Roma ha qualcosa di particolare. Mi sono trovato molto bene a Roma, come al Milan, ma avevo anche due età differenti. Non posso paragonarle.
Montella?
Montella l’ho conosciuto sia da giocatore che da allenatore. A Roma non ci siamo lasciati molto bene e quando è arrivato al Milan io ero rimasto con una mia opinione negativa su di lui ed ho sbagliato. Dopo ho chiesto di andare via.
Potevo sicuramente fare di più, ma nella vita riceviamo tutto quello che meritiamo. Sono contento di tutto quello che ho fatto e non è ancora finita.
A Roma si sente di più il derby rispetto che a Milano?
Sì, assolutamente. Passi tutta la stagione aspettando quella gara.
Torni in Italia l’anno prossimo?
Io ho il contratto in scadenza e, ad essere sincero, mi hanno contattato alcuni club di Serie A e Serie B.
Ranieri ti trattava come un figlio…
Ero giovane, sono arrivato a Roma a 19 anni. Per me è stato impressionante il primo giorno. Il primo anno avevo Spalletti, un grande allenatore, mi è piaciuto molto. Poi è arrivato Ranieri e avevamo un ottimo rapporto.
Il rapporto con Totti?
Anche con lui avevo un rapporto speciale. Giocavamo a poker insieme in ritiro, durante gli allenamenti scherzavamo sempre. Eravamo un gruppo bellissimo.
Un rammarico nella tua esperienza alla Roma?
Non aver vinto lo Scudetto del 2010, stavamo vincendo 1 a 0 contro la Sampdoria ed eravamo primi a poche giornate dal termine.
Cosa successe contro la Sampdoria?
Non te lo so spiegare, contro il destino non si può fare nulla.
Un tifoso ti chiede di tornare alla Roma…
Mi piacerebbe, ma non lo so.