19/12/2020 10:45
MILANO FINANZA (F. BERTOLINO) - La capolista francese ha un nuovo proprietario: Merlyn Advisors. Ieri il capitale del Lille, primo in classifica in Ligue 1, è ufficialmente passato dall'imprenditore Gérard Lopez al fondo inglese lanciato da due ex banchieri di J.P. Morgan, l'italiano Alessandro Barnaba e l'olandese Maarten Petermann, che ne sono soci alla pari. «Il nostro fondo va alla ricerca delle cosiddette special opportunities; compriamo debito o capitale di società che si trovano in situazioni contingenti di difficoltà, ma con un profilo industriale solido e promettente», spiega Barnaba a Milano Finanza. «L'operazione Lille ha tutte queste caratteristiche».
Nonostante gli ottimi risultati sportivi, infatti, il club francese versava da qualche tempo in difficoltà finanziarie. Lopez aveva accumulato debiti consistenti prima con Elliott e poi con JpMorgan, assistiti da un pegno sulle azioni del Lille. La crisi pandemica e il caos sui pagamenti dei diritti televisivi in Francia ne avevano però reso sempre meno probabile la restituzione, attesa nell'agosto 2021. In teoria, perciò, Elliott avrebbe a breve potuto escutere la garanzia e diventare proprietario della squadra francese con un'operazione del tutto simile a quella realizzata con il Milan, che il destino vuole sia impegnato in Europa League proprio contro "les dogues", i mastini del Lille. In pratica, tuttavia, l'Uefa impedisce a due club con il medesimo proprietario di partecipare entrambi ai tornei europei, né probabilmente l'hedge fund di Paul Singer avrebbe voluto rilevare un'altra società sportiva.
Nella partita è così entrato Merlyn Advisors che ha rilevato la partecipazione di Lopez nel club (il 99% circa) e circa il 70% del debito che sarà convertito in capitale di rischio. Il fondo procederà poi a una ricapitalizzazione da 50-60 milioni per risanare le casse del club. «La sostenibilità del modello di business di una squadra di calcio dipende anzitutto dalla stabilizzazione dei flussi di cassa per i giocatori, mantenendo il livello delle performance sportive; fatto ciò, si può pensare ad aumentare i ricavi», osserva Barnaba. «Per svolgere questa operazione ci affideremo a Olivier Létang, che in altre occasioni è riuscito a ristrutturare le finanze di un club ottenendo ottimi risultati nei conti, senza rinunciare a quelli sui campi di gioco».
Secondo Barnaba l'industria del calcio ha prospettive interessanti, come dimostra il gran numero di club acquistati negli ultimi tempi da investitori finanziari o da imprenditori in cerca di diversificazione. «Gli investitori americani si sono accorti che alcuni club europei hanno un grande potenziale di reddito inespresso anche per via di anni di gestione finanziaria e industriale approssimativa», sottolinea Barnaba che è stato advisor di Dan Friedkin nell'acquisto della Roma da James Pallotta. «Se strutturata come una vera azienda, con approccio manageriale e non solo con la passione calcistica, l'industria del pallone ha potenzialità di sviluppo formidabili. Senza contare che rispetto alle valutazioni della Nfl o della Nba l'ingresso nel capitale di club europei richiede un investimento più contenuto».
Per il Lille l'obiettivo di Merlyn è portare i ricavi da 80 a oltre 130 milioni nel giro di un quinquennio. Nel frattempo i due manager stanno già studiando altri dossier. «Non siamo un fondo dedicato allo sport ma lavoriamo su singoli progetti», precisa. «A pochi mesi dal lancio abbiamo già realizzato investimenti per un miliardo di dollari, ma i nostri investitori sono disposti a seguirci in altri progetti mettendo a disposizione capitali freschi. Stiamo studiando un'operazione nella crocieristica e guardando il debito di alcune società asiatiche, mercato in cui abbiamo già investimenti significativi». La formula di Merlino sarà replicata anche in Italia? «Di certo», conclude Barnaba, «non trascureremo eventuali opportunità»