"A Scuola di Tifo", Di Guglielmo protagonista con Ceasar: «La lotta al femminicidio inizia a scuola» (VIDEO)

18/11/2021 19:53

Prosegue l'iniziativa di Roma Cares per sensibilizzare gli studenti sulle tematiche socialmente rilevanti. Questa volta sono state le due giallorosse Camelia Ceasar e Lucia Di Guglielmo le protagoniste di “A Scuola di Tifo - Che talento queste ragazze”, il progetto della fondazione dell'As Roma volto a sensibilizzare gli studenti su tematiche socialmente rilevanti. Il programma è dedicato a Willy Monteiro, il ragazzo brutalmente ucciso nel 2020 a Colleferro.

L’incontro – avvenuto con una classe di 19 ragazzi di un quinto anno dell’Istituto Tecnico Industriale Statale, Galileo Galilei – è stato organizzato nell'ambito della campagna “Amami e Basta”.

In vista del 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, i temi affrontati sono stati la discriminazione di genere e la lotta alla violenza contro le donne.

Ecco le parole di Lucia Di Guglielmo: “Sono felice di rappresentare la Roma in eventi come questo, prima di essere calciatrici siamo persone, quando abbiamo la possibilità di mandare messaggi positivi come quello di oggi sono la prima a voler partecipare”. E ancora: È fondamentale che i ragazzi vengano sensibilizzati sulla discriminazione contro le donne, perché loro vedono in tv il femminicidio e la vedono come una cosa molto lontana da loro e non si rendono conto che quella è solo la punta dell'iceberg, che parte magari proprio dai banchi di scuola, da un semplice commento diretto o sui social e penso che fare questi incontri con ragazzi al liceo sia il modo migliore per cercare di far cambiare questo meccanismo".

All’evento ha partecipato anche l’Assessora alle attività produttive e alle pari opportunità, Monica Lucarelli.Sono progetti essenziali, se non partiamo dai più giovani non riusciamo a instillare quel cambio culturale che è necessario per avere dei risultati di lungo termine e un cambiamento culturale che sia per sempre. Noi adulti siamo cresciuti con una certa mentalità, mentre questi progetti della Roma attraverso Roma Cares diventano importanti perché fatti attraverso testimonial che i ragazzi riconoscono come modelli. Importante parlare del tema della violenza di genere, perché esce sui giornali quando ci sono i femminicidi ma quella è solo la punta dell'iceberg di estrema tragicità di un fenomeno molto più diversificato. Lo sport, ma il calcio in particolare, ha un ruolo molto importante nel veicolare questi messaggi. Penso che qualsiasi società abbia l'opportunità di avere una visibilità abbia anche il dovere di restituire alla società dei valori e un senso di rispetto, quindi progetti come questo diventano veramente importanti. Bisogna ringraziare la Roma e sperare che diventi un'onda che trascini tutte le società. Cosa si può fare di più? Progetti come quello della Roma con ManPower, di accompagnamento alla formazione lavorativa per donne ospiti di case rifugio o centri antiviolenza, sono pillole che possono produrre un circolo virtuoso e su questo bisogna lavorare tutti insieme, noi come istituzioni e anche il privato, per creare percorsi partecipati e condivisi".”.

Era presente all'evento anche il direttore del Roma Department Francesco Pastorella, che ha dichiarato: “Lo scorso anno abbiamo deciso di promuovere una campagna contro la violenza sulle donne, quella di Amami e Basta, cercando di fare qualcosa di concreto. Insieme al nostro partner Manpower, abbiamo organizzato dei corsi di formazione rivolti a donne che avevano subito violenza; ne abbiamo aiutate molte, non dobbiamo fermarci ora”.

 

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