04/03/2022 16:38
ESPN - In un'intervista all'emittente Sami Khedira, ex centrocampista di Real Madrid e Juventus, ha anche parlato del suo rapporto con l'attuale tecnico della Roma José Mourinho ai tempi di Madrid. "Dopo la sconfitta contro la Spagna al Mondiale del 2010 ero davvero sconvolto. Ero depresso e pensavo che forse giocare contro la Spagna fosse un passo troppo avanti per la Germania. Poi ho ricevuto un messaggio da mio fratello - ha raccontato -. Mi ha detto: 'Mourinho ti ha chiamato'. E io: 'Cosa?'. E lui ha detto: 'Sì, vuole che tu sia il suo numero 6'. Ero molto giovane e non ci credevo. Ma poi ho chiamato José e ha detto: 'Sì, sei un giocatore incredibile e un ragazzo incredibile, voglio che tu ti unisca a me al Real Madrid'. Il mio agente è poi volato a Madrid. Abbiamo avuto i colloqui, ma è stato solo un minuto o due. José ha detto: 'Quali sono le tue aspettative?' Ho detto che volevo vincere. E lui: 'È fantastico, ci vediamo a Los Angeles tra due settimane'... e basta!".
"Andare a Madrid è stata una delle migliori esperienze della mia vita. Incontrare José e lavorare con lui è stato fantastico. Ricordo ancora il mio primo allenamento, è stato all'UCLA, mi ha detto che le nostre partite erano di 90 minuti, quindi il nostro allenamento sarebbe stato di 90 minuti e tutto con la palla. Ho pensato che fosse fantastico perché sarebbe stato facile rispetto alla Germania dove correvamo sempre - ha aggiunto il tedesco -. Ma dopo la prima seduta ero morto. Era costante: 10 contro 10, 6 contro 6, senza riposo se la palla esce. Ero così stanco, ma felice perché avevamo sempre la palla. Dovevi correre e dovevi pensare. Dopo quella sessione siamo risaliti sull'autobus, era solo due file avanti e mi ha scritto: 'Sei un giocatore fantastico, dai un'occhiata alla mia formazione per domani. Inizierai domani'. Mi sono guardato intorno dopo aver ricevuto il messaggio e l'ho visto che mi guardava e sorrideva. È stato fantastico e mi ha dato molta fiducia. Mi viene la pelle d'oca a pensarci".