13/06/2022 15:23
L'ultimo desiderio di Fabio Ridolfi, comunicato tramite il puntatore oculare e il sintetizzatore vocale, era "incontrare Pellegrini e Zaniolo". Il passaparola in poche ore ha raggiunto Lorenzo Pellegrini, che in ritiro con l'Italia prima del match contro l'Inghilterra ha inviato un messaggio a Fabio.
Fabio, 46enne di Fermignano e immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, stava tentando con l’assistenza dell’associazione Luca Coscioni l’accesso al suicidio assistito. Dopo una lunghissima attesa aveva ottenuto il via libera dal Comitato etico in un documento però ancora pieno di lacune che portava con sé nuove difficoltà burocratiche e lo spettro di una nuova lunga attesa prima della definitiva possibilità di procedere effettivamente. Così nei giorni scorsi Fabio ha comunicato la scelta obbligata di ricorrere alla soluzione più rapida, la sedazione profonda e continua.
«Ciao Fabio, ho sentito parlare di te e del tuo desiderio. Sono in Nazionale e non riuscirò purtroppo a passare di persona - le parole del capitano della Roma in un videomessaggio -. Ma ci tenevo tanto a fare questo video per mandarti un grande saluto. Eccomi qui, ti mando un saluto grande, un abbraccio e un bacio».
Il fratello di Fabio, Andrea Ridolfi, ha ringraziato Pellegrini a mezzo stampa: «Ciao Lorenzo, volevo ringraziarti a nome di tutta la mia famiglia e in particolare di Fabio per il pensiero che hai avuto nei suoi confronti. Hai esaudito un suo desiderio ed è stato un regalo enorme per lui. Come gli ho detto poco tempo fa 'te ne vai da Campione d’Europa' e questa coppa lo rende ancora più orgoglioso di tifare Roma. Grazie di cuore».
«Grazie infinite a Lorenzo Pellegrini, per la sua enorme sensibilità nell’aver inviato questo messaggio e aver corrisposto così al desiderio di Fabio, mentre era impegnato nella preparazione della partita della nazionale che sarebbe scesa in campo di lì a poche ore - le parole di Filomena Gallo, legale di Fabio Ridolfi e segretario dell’Associazione Luca Coscioni -. Ha comunque trovato il tempo per salutarlo nonostante la tensione che accompagna il pre-partita di chi sta per rappresentare il proprio Paese. Questa è attenzione, sensibilità, pensiero, rispetto. Il Governo avrebbe dovuto intervenire con responsabilità e tempestività contro l’azienda sanitaria che sta negando il fine vita richiesto da Fabio. Contro questi ritardi, intervenendo subito evitandogli un epilogo che non avrebbe voluto».
(associazionelucacoscioni.it)
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