03/07/2022 23:23
GIANLUCADIMARZIO.COM - "Ho buone sensazioni e finora mi sto divertendo. La squadra è forte e il club ha un bel progetto con tanti giocatori giovani". Bryan Reynolds parla così dei primi giorni della sua nuova esperienza all'estero. Dopo il prestito al Kortrijk, l'esterno americano di proprietà della Roma riparte ancora dal Belgio. "Il motivo per cui ho scelto il Westerlo è semplice, qui mi volevano fortemente e questo per me è importante. Avevo anche altre offerte ma il fatto che il Westerlo mi abbia voluto più di tutti e l’opportunità di giocare tante partite mi ha spinto a venire qui. Tutto questo rende l’adattamento in campo e l’ambientamento fuori più semplice. La cosa più importante in questa fase della mia carriera è giocare con continuità. Farlo nell’arco di una stagione intera è indispensabile per la mia crescita sportiva”, ha esordito Reynolds.
“Geograficamente il Belgio è vicino ai migliori campionati del mondo. Qui vengono tanti talent scout esteri a monitorare le partite - prosegue - . Ora dipende solo da me, se faccio bene quest’anno potrò tornare a Roma o andare altrove. Penso solo a giocare e a dare del mio meglio per questo club. Poi vediamo quello che mi riserve il futuro”.
"Credo che la Serie A faccia parte dei migliori campionati al mondo - ha continuato il difensore. L’atmosfera intorno alla Serie A e la velocità di gioco sono decisamente più alte rispetto al campionato belga. Per carità, non voglio denigrare questo campionato, dicendo che sia scarso. Anzi ci sono tante squadre buone e la Pro League, come ho potuto notare al Kortrijk, è di un ottimo livello. Magari in Serie A ci sono una o due squadre che sai di poter battere prima dell’inizio della partita. Ma qui non è cosi, non sai mai come vanno a finire le partite. Quando ero al Kortrijk l’anno scorso perdemmo 2-1 contro il Beerschot, ultimo in classifica. È la dimostrazione che devi dare il 100% in ogni partita. E questo mi piace. Sono un terzino destro a cui piace attaccare…per cui mi ispiro a Trent Alexander-Arnold e Reece James. Però l’idolo assoluto è Achraf Hakimi che considero il più forte terzino destro al mondo. L’ex Inter è un giocatore molto rapido e forte con la palla tra i piedi. Ma sa anche difendere. Lo idolatro, voglio diventare come lui. Da quando sono venuto in Europa il mio focus assoluto è migliorare la fase difensiva. In MLS ero un’ala e quindi bravissimo quando dovevo attaccare. Ci vuole pazienza però perché faccio il terzino da appena due anni e mi serve tempo per abituarmi. Ma so che se voglio fare il salto di qualità devo prima essere un buon difensore. La fase offensiva viene dopo”.
Infine capitolo nazionale: “Andare al Mondiale in Qatar è un obiettivo, non lo nascondo… credo che, se giocherò tutte le partite ad un buon livello, ho le carte in regola per farcela. Ma non andarci non sarebbe la fine del mondo perché ho minimo altri tre mondiali davanti. L’obiettivo maggiore sono i Mondiali del 2026 in casa. Fra 4 anni sarò all’apice della mia carriera. Ma manca tanto ancora".