Quando ti vediamo in panchina?
"È una fase di attesa, tutto molto nuovo. Poteva essere a giugno, poteva essere qualche settimana fa, magari sarà tra poco. Per il momento la mia testa è qui in Nazionale. Per me è una famiglia, una casa e sto benissimo. Ovviamente i patti sono chiari, abbiamo parlato di quello che potrebbe succedere e che vorrei che succedesse, ma per ora sono qui e voglio onorare quello che faccio. È importante al 100% quello che si deve fare anche da collaboratore tecnico".
"De Zerbi rende onore alla filosofia da parte di noi italiani nella maniera migliore. Mi sono innamorato di Luis Enrique per quello che proponeva in campo e per come si comportava con noi a livello umano. In questo momento devo studiare e imparare da tutti gli allenatori. Devo assorbire qualcosa da ogni tecnico, anche da chi ha filosofie diverse da Luis Enrique o Guardiola. Ci sarà il momento, la squadra, la situazione di gioco. Vincono tante squadre e divertono tante squadre che fanno cose leggermente differenti. Penso ai vari Klopp, Simeone, qui in Italia Gasperini e Juric o Antonio Conte ovunque vada. Bisogna rispettare e studiare tutte le tipologie di gioco, le idee e le filosofie per crearne una propria rispettando le caratteristiche che hanno i giocatori".