28/12/2022 18:21
RETESPORT - Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro, ha allenato Davide Frattesi all’Ascoli nel 2018 ed è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica per parlare del giovane centrocampista romano, nel mirino dei giallorossi in vista del mercato di gennaio: "Davide arrivò ad Ascoli dalla Primavera del Sassuolo, non aveva ancora giocato tra i professionisti. Frattesi ha una gamba di livello, ha una forza fisica incredibile, chiaramente doveva affinarsi sul piano tattico, ma era evidente la forza del ragazzo e me ne accorsi subito, me ne innamorai già ai primi allenamenti. Con me ha giocato sempre ad Ascoli, man mano che passava il tempo il ragazzo è andato in crescendo sotto l’aspetto della sostanza e della qualità".
“Di anno in anno è cresciuto, è sempre stato titolare in B e oggi in A, è evidente la sua personalità. L’aspetto che mi colpì è l’elemento fisico, l’intensità nella corsa, l’esplosività. È cresciuto tantissimo a livello di pensiero calcistico – aggiunge Vivarini – e anche nei suoi esordi ad Ascoli, sul piano tattico ha dimostrato di essere un calciatore evoluto”
Più adatto ad un centrocampo a tre o a due?
“Avendo le caratteristiche dell’incursore, deve esser libero di inserirsi. In un centrocampo a due rischia di rimanere un po’ bloccato. Oggi è cresciuto molto anche nel ricamare il gioco, nello scambio con i compagni”.
I margini di miglioramento? È pronto per la Roma?
“Ricordo che quell’anno ad Ascoli lo sfottevo tantissimo perché arrivava spesso in zona gol ma non riusciva a segnare. Gli dicevo che era una mezzala da 10 gol a stagione e infatti lo sta diventando. Ricorda Nainggolan e Barella. È cresciuto tanto sul piano difensivo, nella fase di non possesso è un calciatore che aggredisce la palla e rincorre con una decisione straordinaria. Frattesi è un calciatore completo, non è forse un centrocampista da palleggio, ma sopperisce a questo piccolo limite con delle qualità importanti. Ha tutte le potenzialità per imporsi a Roma, è molto adatto al gioco di Mourinho, perfetto per le transizioni del gioco giallorosso e non mi meraviglia che sia entrato anche nel giro della Nazionale A di Roberto Mancini”.