22/02/2023 14:54
DA PIETRALATA ANNALISA FERRANTE - È in corso il sopralluogo della Commissione Capitolina Urbanistica insieme con la Commissione Sport, Benessere e Qualità della Vita presso Via dei Durantini 164, nelle adiacenze dell'area in cui è prevista la costruzione del nuovo stadio della Roma.
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19:22 - Non erano tanti ma si sono fatti sentire. Dietro i cartelli "No al cemento nel parco del Prg" e "No stadio, sì parco" una ventina di cittadini di Pietralata hanno manifestato la loro contrarietà alla realizzazione dello stadio della Roma (che dovrebbe sorgere dall'altro lato della strada dell'ospedale Pertini) in occasione del sopralluogo sull'area interessata da parte di alcuni componenti delle commissioni capitoline Sport e Urbanistica, guidati dai rispettivi presidenti Nando Bonessio e Tommaso Amodeo. "Vogliono rubare un parco ai cittadini per farci un'opera privata come lo stadio. Noi vogliamo che si riqualifichi il parco, come era stato deliberato nel 1995, e non altro cemento- ha attaccato Emilio Graviele- Perché in quest'area già ci sarà il Politecnico dell'università di Roma, la casa dello studente de La
Sapienza, la sede dell'Istat e in più, nell'area delle Ferrovie dello Stato, sono previsti 13 grattacieli. Già adesso c'è un gran traffico su via dei Monti Tiburtini, figurarsi con lo stadio...". Non c'è solo la mobilità tra le preoccupazioni di chi non vuole l'impianto. C'è anche chi paventa il rischio di perdere la casa, perché ricadrebbe su quelle porzioni di terreno che andrebbero espropriate per fare spazio allo stadio: "Stando al progetto preliminare, per ora una quindicina di case tra via degli Aromi, via del Sedano e via dei Legumi verrebbero espropriate. E tutto questo lo abbiamo scoperto da soli perché non ci ha detto nulla nessuno. Quale interesse pubblico può giustificare questo? Io ho due bambini e un mutuo da 250mila euro: da lì non me ne vado", ha urlato Flavio Fiacco, del comitato Monti di Pietralata. In mezzo alla quarantina di persone che ha voluto ascoltare le parole dei consiglieri capitolini c'era anche chi non è affatto contrario allo stadio. Come Mauro Mancinelli: "Se sviluppato nella giusta maniera può essere una occasione strategica di riqualificazione per questo territorio abbandonato a se stesso, da anni in attesa dello Sdo". Bonessio ha cercato di placare gli animi dei "No stadio" ricordando che "l'eventuale dichiarazione di pubblica utilità dell'Assemblea Capitolina, che si dovrà esprimere sulla delibera di giunta, non fermerà il confronto partecipativo con la città e darà modo alla Roma di presentare le proposte tecniche necessarie a rispondere alle prescrizioni sui trasporti, la viabilità e il peso urbanistico dell'opera. Inoltre, nel progetto di fattibilità di massima presentato dalla società giallorossa, che ha superato lo step della conferenza dei servizi preliminare, si parla di 11 ettari di verde fruibili gratuitamente e quotidianamente". E infine "noi per primi - ha concluso Bonessio - abbiamo bisogno, per rappresentare seriamente i cittadini, di tutti i dati mancanti. A partire da quelli sul trasporto, visto che ci dicono che la metro B avrebbe una frequenza di passaggio tale da non riuscire a portare allo stadio oltre il 50% degli spettatori col solo tpl".
(Dire)
18:00 - Ferdinando Bonessio ha rilasciato ulteriori dichiarazioni al sito sportivo sulla questione riguardante lo stadio della Roma: "Oggi abbiamo convocato congiuntamente al collega della Commissione urbanistica Tommaso Amodeo una Commissione congiunta in presenza all’ingresso a quello che è il cantiere. Ricordo che queste aree non sono in consegna all’Amministrazione comunale, ma consegnata a una ditta privata che sta realizzando l’appalto per le opere di urbanizzazione. Abbiamo proceduto a un primo dibattito pubblico, con cittadini che hanno potuto lasciare a verbale le loro parole, poi abbiamo portato avanti il sopralluogo. Questo è un cantiere gestito da un’azienda privata con un direttore dei lavori, un responsabile della sicurezza, ci sono quindi state date delle indicazioni. Alla fine di questo sopralluogo dei singoli consiglieri è stato prodotto un report ai cittadini presenti con l’impegno di portare avanti il confronto, basterà mandare una email per essere ascoltati dalle Commissioni competenti che stanno esaminando l’atto che è predisposto dalla Giunta comunale, si tratta della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera dello stadio della Roma e delle infrastrutture dedicate".
Il Presidente della Commissione Sport ha poi continuato: "Le date e i tempi di scadenza sono ordinatori e non perentori, si può chiedere una deroga per l’espressione del parere, che non è vincolante in aula, l’Assemblea Capitolina, ovvero il consiglio comunale, è comunque sovrana della decisione ultima. Il confronto è assicurato da due passaggi importanti in delibera, uno è l’art. 20 del Codice degli Appalti e dalla valutazione sull’impatto ambientale, che è una valutazione a partecipazione pubblica, i cittadini potranno dire la loro. Nel dispositivo infine della delibera, comma 8, è stata inserita l’indicazione che l’Assemblea Capitolina dovrà dare esplicito mandante al rappresentante comunale per partecipare alla conferenza dei servizi decisoria che prenderà la decisione ultima sull’effettiva realizzazione dell’opera. Questo per assicurare che tutto sarà effettivamente compatibile e accettato dalla cittadinanza, si potranno fare tutte le considerazioni possibili".
Sulle verifiche della zona: "Io stesso con questa visita del cantiere mi sto facendo un’idea, sto verificando se tutti gli atti che ho potuto leggere portano poi la realtà effettiva del posto. In parte sì e in parte no dalle verifiche. Mi è stato segnalato che ci sono presenze residenziali di decenni, del periodo della seconda guerra mondiale , andremo a verificare se sono state espropriate, se si possono salvaguardare, che procedure ci sono in corso. Le opere a servizio, se si realizzerà l’opera, dovranno essere fatte poi prima ancora dello stadio. Sono tutte considerazioni che non potremo fare se l’Assemblea Capitolina, che è sovrana, dovesse non concedere il parere di pubblica utilità fermando il progetto. Se si andrà avanti invece potremo portare avanti i processi di verifica".
Sull'Ospedale Pertini: "Noi abbiamo potuto verificare quella che in questo momento è la viabilità da urbanizzazione che sta realizzando la ditta incaricata, chiaramente c’è una corsia, una complanare, dedicata all’ingresso e uscita dell’ospedale, sicuramente in previsione dello stadio questa corsia preferenziale andrebbe allungata poiché è un servizio che sul territorio va garantito in qualunque caso".
Sulla situazione attuale: "In questo momento non siamo assolutamente nella fase della posa della prima pietra, la Roma, come prevede la legge, ha presentato una partenariato pubblico privato, quindi un’opera privata proposta al pubblico. L’opera può essere dichiarata di interesse pubblico, rientrando nella legge sugli stadi che prevede alcune procedure facilitate. Sono rappresentate tutte le forze politiche, ci sarà un dibattito sincero e schietto, ci sono tanti tifosi che attendono lo stadio, ma non può essere devastante per il territorio. Rispetto a Tor di Valle ci sarà sicuramente una differenza, lì l’area non era praticamente edificabile qui il terreno è edificabile, su terreno pubblico quindi quando l’opera sarà finita sarà su terreno pubblico e rientrerà nell’ambito dell’amministrazione comunale. Se si potrà dare alla Roma uno stadio di livello europeo si farà, ma questo non può andare a discapito dei cittadini che abitano in questa zona".
(Tvplay cm.it)
16.10 - La reazione dei cittadini in merito alla problematica della viabilità. "Uno stadio da 60mila posti corrisponde a 30mila macchine", il riassunto delle criticità esposte dai cittadini.
16:03 - È appena cominciato il sopralluogo presso Via dei Durantini 164.
15:04 - Sono arrivati in Via dei Durantini anche il Presidente Commissione VIII Urbanistica, Tommaso Amodeo, e il Presidente della X Commissione Sport, benessere e qualità della vita, Ferdinando Bonessio, il quale ha iniziato il proprio discorso: "Stiamo andando verso la proposta di realizzazione di un'opera importante per la città, un'opera che allo stesso tempo deve essere utile e sostenibile per questo quadrante di territorio a livello di trasporto, mobilità, garanzia all'accesso dell'Ospedale Sandro Pertini. Credo che siano tutti elementi di cui abbiamo bisogno e che condividerò con tutti coloro che me ne faranno richiesta".
Come risponde alle obiezioni dei comitati di quartiere?
"Gli spazi adeguati rappresentano un deficit cronico che non riguarda solo questo quartiere. Con questa struttura che verrà realizzata si potrà consegnare alla città una porzione di infrastrutture fruibili e pubbliche, a partire dal verde, ma anche aree gioco attrezzate, spazi sociali. Abbiamo chiesto all'AS Roma di andare oltre. La Roma ha una fondazione che si chiama Roma Cares, che si prende cura di città e cittadini. Abbiamo chiesto alla società di avere un progetto di cooperazione integrata sociale a partire dal Municipio. Parlo delle categorie più fragili, delle anziani, dei giovani, delle famiglie a basso reddito. Sarebbe importante e potrebbe aiutare a riqualificare questo quadrante".
Ci sono altre ipotesi sul luogo in cui costruire lo stadio della Roma o questa è l'unica possibilità?
"In questo momento non ci sono altri soggetti proponenti. L'unico soggetto proponente ha individuato quest'area, quindi rispettando le normative vigenti è giusto che l'amministrazione approfondisca questa proposta".
14:54 - Sono già sul posto alcuni rappresentanti del Comitato Popolare Monti di Pietralata, i quali stanno esprimendo il proprio dissenso nei confronti della costruzione dell'impianto, utilizzando cartelloni e striscioni, esposte affianco a una bandiera romanista. Su uno di questi si legge: "No stadio, sì al parco", mentre un altro recita: "No al cemento nel parco del Piano Regolatore Generale". In entrambi i casi il riferimento è al Parco di Pietralata, area in cui dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. Tra le maggiori criticità ravvisate dai residenti ci sono quelle relative alla viabilità.