09/03/2023 14:39
NEW SOUND LEVEL - Ai microfoni dell'emittente radiofonica, durante il programma "Gli Inascoltabili", è intervenuto Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, per parlare del progetto dello Stadio della Roma a Pietralata. Le sue dichiarazioni:
Ci sono differenze con il progetto di Tor di Valle?
“Chiaro che si tratta di una situazione completamente diversa rispetto a Tor di Valle, dal punto di vista urbanistico, ambientale, della sostenibilità e della mobilità. Qui ci troviamo in condizioni che vanno sicuramente verificate, ma sono sicuramente diverse: siamo in un’area dove il piano regolatore generale già prevede delle edificazioni. Una lottizzazione, già prevista negli anni 60 e confermata dal PRG del 2008, che piano piano sta vedendo la luce".
La zona?
"Nel IV municipio hanno fatto un lavoro approfondito, conoscendo bene il territorio, indicando quelli che secondo loro sono i punti più critici dove intervenire, adesso la palla passa al Campidoglio. Ci sono cinque commissioni coinvolte per esprimere un parere prima del voto in aula: Mobilità, Lavori Pubblici, Ambiente, Urbanistica e Sport”.
I cittadini?
“Il confronto avviato con i cittadini voglio assicurare che proseguirà. Ci sono le possibilità di approfondire e di dare risposte a tutti coloro che giustamente in questo momento sollevano ancora dei dubbi”.
I prossimi passi?
“Probabilmente, dovremmo avere la conferma domani, mercoledì prossimo alle 9:30 sarà data audizione a tutti i soggetti che hanno fatto pervenire la richiesta, ascolteremo, accetteremo se vorranno lasciare agli atti della commissione (Sport ndr) delle memorie con delle indicazioni o delle contestazioni in forma scritta”.
Obiettivo 2027?
“Se l’obiettivo dell’apertura dello stadio resta il 2027? Sarebbe bello perché coinciderebbe con il centenario della fondazione della Roma, sarebbe bellissimo. Certo se ci fosse qualche mese o un periodo maggiore per portare in porto con più serenità e più tranquillità tutto il progetto… Io credo che sia importante iniziare, avere un consenso diffuso e rispondere a chi ha dei dubbi e a chi ritiene che avrà dei danni economici”.
I terreni?
“Giusto che si dica in modo chiaro che non tutti i terreni sono di proprietà comunale per cui, lo dice in modo chiaro la proposta di delibera, l’AS Roma dovrà poi regolarizzare e finire le procedure tecnico amministrative degli espropri e anche farsene carico da un punto di vista economico”.