ROMA-MILAN: le pagelle. MOURINHO 6,5 "Aggiustatutto" - BOVE 6,5 "Crescendo continuo" - SPINAZZOLA 5,5 "Assente"

29/04/2023 20:35

LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - Un amaro in bocca raramente provato. La Roma si approcciava alla gara con i cerotti, tanti assenti e altre assenze a gara iniziata, nei minuti di recupero era arrivato un gol da 4 punti, poco dopo è successo l'impensabile. Se ne vanno due punti e la relativa tranquillità che avrebbero garantito e rimangono ferite da leccare e tanto fastidio. Mourinho aggiusta la squadra come può, ma nel momento più delicato si è spenta la luce per pochi secondi. Esiziali.

RUI PATRICIO 5,5 - Deve fare poco e nulla per tutta la partita, solo bloccare qualche cross, all'ultimo secondo non riesce a chiudere le gambe, e di conseguenza neanche la porta, su un tiro ravvicinato.

MANCINI 6,5 - I giorni prima del fischio d'inizio erano stati scanditi dagli articoli e dai pensieri sulla gabbia per Leao e Giroud e Mancio ha fatto il possibile.

IBANEZ 5,5 - Inizia all'apparenza sicuro, con il passare dei minuti si scioglie e tutti i suoi dubbi e le incertezze prendono il sopravvento. Rischia con un brutto intervento e da lì esce dal match.

KUMBULLA S.V. - Neanche il tempo di entrare in partita. BOVE 6,5 - Entra per necessità di squadra, lotta e sostiene la squadra risultando tra i migliori in campo ed esce per necessità individuali, dopo una brutta botta alla spalla. Crescendo continuo. Dall'89 CAMARA S.V. 

CELIK 6,5 - L'esame più difficile del piano di studi proposto dalla Serie A superato alla grande, addirittura portando a casa l'assist che sembrava aver propiziato il gol partita. Segnali positivi.

CRISTANTE 6 - Inizia in mezzo al campo e finisce al centro della difesa, mettendosi al servizio della squadra come fa sempre. Qualche volta Giroud gli scappa, ma è sempre vigile.

MATIC 6,5 - Insostituibile non è una parola, ma un abito cucito su misura sull'imponente figura del centrocampista giallorosso. Prende in mano le redini del gioco e orchestra i suoi, si arrende sul finale.

SPINAZZOLA 5,5 - Impreciso davanti, spesso in ritardo e svagato dietro, soprattutto sul finale. Assente.

PELLEGRINI 6 - Lo scudo e la spada. Accarezza l'idea del gol, ma tra sé e la gioia trova un suo compagno di squadra, propizia ripartenze davanti e recupera palloni nella sua metà campo. Si distribuisce sul prato verde secondo i bisogni della squadra.

BELOTTI 6 - A sorpresa Mourinho punta sul tandem offensivo, i movimenti ci sarebbero anche, ma dentro l'area la palla scotta e per una punta questo è un problema. Deliziosa la palla per Spinazzola, ma non era destino. Dal 45' st 5,5 - Entra a freddo e freddo è il suo impatto con la gara. Tra i suoi piedi svaniscono diverse ripartenze potenzialmente pericolose.

ABRAHAM 6 - Il calcio è strano. La prestazione era da 4,5, da movimenti sbagliati a errori in mezzo al campo, il gol da 7,5 per importanza, peso e per il momento che sta vivendo. L'urlo per il suo gol si trasforma in poco tempo in un silenzio assordante e questa volta è incolpevole. La speranza è che il gol metta alle spalle (di tutti noi) il momento no. Dal 95' SOLBAKKEN S.V.

MOURINHO 6,5 - Aggiustatutto. La squadra si smonta un pezzo dopo l'altro e come durante la notte di coppa il piano gara meticolosamente preparato nelle 48 ore di vigilia va in autocombustione in due atti: prima Kumbulla, poi Belotti. José trova comunque modo di modellare la realtà a suo piacimento e al gol di Abraham sfiora la masterclass con una squadra in piena emergenza. Poi la beffa, oltre i numerosi danni con i quali ha a che fare da settimane.