28/09/2023 14:38
SKY SPORT - Nicolò Zaniolo, esterno offensivo dell'Aston Villa, ha rilasciato un'intervista all'emittente televisiva e tra i vari temi trattati si è soffermato anche sulla vittoria della Conference League con la maglia della Roma. Ecco le sue dichiarazioni.
L’esperienza al Galatasaray ti ha cambiato?
“Sì. Quando sei sempre in Italia, non ti stacchi dalla famiglia. Sono cresciuto dal punto di vista umano e calcistico, un’esperienza di vita che mi servirà anche in futuro”.
Emery ha qualcosa di simile rispetto agli allenatori che hai avuto in passato o è diverso?
“Tutti gli allenatori che ho avuto in passato mi hanno dato cose differenti ma che mi servono ancora oggi. Ho lavorato con Di Francesco, Ranieri, Mancini, Spalletti, Mourinho ed Emery. Sono tutti allenatori di alto livello, c’è chi vuole una cosa e chi un’altra. La cosa importante è metterle tutte insieme”.
Chi ti ha dato di più?
“Sono stati tutti importantissimi per me, Di Francesco mi ha fatto esordire in Champions League, Mancini mi ha chiamato in nazionale prima dell’esordio in Serie A, Mourinho mi ha fatto vincere il primo trofeo della carriera. E’ stato anche se per poco tempo una grandissima persona, un grandissimo motivatore. Tutti sono stati importantissimi e li ringrazierò per sempre”.
Che rapporto hai con Monchi? Era stato lui a portarti a Roma.
“Monchi è stato il mio primo direttore, dal calcio giovanile mi ha portato nel calcio che conta, lo ringrazierò per sempre. E’ stato lui a volermi alla Roma, con lui c’è un rapporto di gratitudine. Ha sempre puntato su di me in ogni circostanza, quando c’era bisogno o la volontà mi ha sempre chiamato. Gli sarò grato per sempre”.
La Conference League l’hai vinta con la Roma e ora la giochi con l'Aston Villa.
“La Conference League con la Roma è stato un percorso, se ripenso a quanto abbiamo fatto con la Roma è stato fantastico. Siamo partiti per vincerla, ma come sai quando parti per vincerla non sempre puoi mantenere le aspettative. Abbiamo fatto un grande percorso poi a Tirana abbiamo portato a casa un trofeo che mancava da tanto tempo. La porterò sempre nel cuore”.