03/12/2023 10:56
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, è intervenuto a margine del convegno “Campi aperti, tra mercati e diritti”. Tra i vari temi trattati si è soffermato sulla possibilità di far rientrare in campo un calciatore precedentemente sostituito, utilizzando come esempio la situazione di Paulo Dybala nella finale di Europa League contro il Siviglia. Ecco le sue parole: "Oggi dopo la pandemia sono normali le 5 sostituzioni. Ora pensiamo anche ad altre svolte come il poter far uscire un giocatore e tenerlo un po’ in panchina per poi farlo rientrare. I cinque cambi favoriscono le squadre con una panchina lunga, ma non chiudono la questione di permettere a un giocatore di riposarsi e poi poter rientrare. Pensiamo ad esempio a Dybala nella finale di Europa League che a un certo punto è uscito ma magari nei supplementari poteva rientrare in campo".
Gli stadi?
"In Italia c’è un forte problema di stadi e impianti per i giovani del calcio. Abbiamo avuto risultati a Firenze con un centro ai massimi livelli europei ma la maggior parte dei club hanno limitazioni esagerate. Il calcio può fare molto e invece sugli stadi siamo in grave ritardo, per motivi economici e anche culturali. Al di là degli stadi per gli Europei 2032, è dovere in tutto il Paese delle istituzioni locali collaborare con il Governo per arrivare rapidamente ad avere impianti davvero di Serie A, ricordando che lo stadio non è solo luogo per andare la domenica a vedere la partita ma deve essere anche offerta di servizi sportivi per il quartiere da usare durate la settimana. E oggi può anche produrre energia, essere un hub tecnologico, lo si vede nel mondo ma non accade in Italia".