17/02/2024 14:09
LEGA SERIE A - Giuseppe Giannini, ex capitano della Roma, ha rilasciato un'intervista al canale ufficiale del campionato e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua esperienza nella Capitale, sul soprannome 'Principe' e anche su Dybala, De Rossi e Pellegrini.
Il soprannome 'Principe'?
"Era un fatto di eleganza e stile, di come mi muovevo. Poi davanti a noi c'era Falcao, il 'Divino', e allora giocando a centrocampo in quel periodo Chierico mi iniziò a chiamare 'Principe'".
L'ambiente romanista?
"All'inizio sembravo un ragazzo distaccato dall'ambiente romanista, che è popolare, sanguigno e di calore, ma poi i tifosi sono riusciti a capire chi fossi".
Dybala?
"Te ne accorgi da come ragiona, da come si muove in campo e da come riesce a destreggiarsi con il pallone tra i piedi senza guardarlo per molto tempo. La fantasia non puoi impararla, è impossibile allenarla, o ce l'hai o non ce l'hai e questo si chiama talento".
De Rossi?
"Sta trasmettendo quello che ha trovato con Luis Enrique. Sta cercando di velocizzare quello che con Luis Enrique non si è riuscito a fare, ovvero che si arrivava a metà campo, poi quando si perdeva palla c'erano questi 40 metri da recuperare e gli attaccanti ripartivano con facilità. Lo accomuno molto a Luis Enrique come impronta di gioco".
Pellegrini?
"Si è ritrovato. Indossa la fascia da capitano con grande stile e personalità, sono uno dei suoi sostenitori. Sa fare tutto, lo apprezzo".
Frosinone-Roma?
"Mi aspetto la Roma che vuole De Rossi, propositiva e che vuole fare gioco. Il Frosinone punterà sulle ripartenze. La Roma con De Rossi ha riacquisito la serenità che con Mourinho era venuta meno".