03/01/2009 15:56
Oggi, come detto, la squadra sosterrà una doppia seduta. Spalletti ed il suo staff hanno studiato un programma per arrivare al massimo alla gara di domenica prossima con il Milan, ma non solo. Fino al 24 febbraio, giorno della gara di andata con l'Arsenal, i giallorossi giocheranno dieci partite, praticamente una ogni tre giorni. E visto che non ci saranno in mezzo altre soste del campionato, questo periodo sarà fondamentale per mettere nelle gambe dei giocatori la benzina che servirà per arrivare a fine stagione. Grande importanza ce l'avrà quindi il preparatore atletico giallorosso, il professor Paolo Bertelli, che ha rilasciato una lunga intervista a La Roma , la rivista ufficiale della società. Molti gli argomenti trattati, dalla preparazione precampionato a Trigoria ai tanti infortuni subiti dai giocatori giallorossi in questa prima parte di stagione. E qualche ammissione. Non è stata, ad esempio, studiata una preparazione particolare per arrivare al massimo in questo periodo dell'anno. «Noi lavoriamo per avere continuità sempre. E' chiaro che ci sono momenti meno brillanti, ma credo che in questi tre anni a Roma abbiamo avuto sempre un andamento regolare. Lo scopo è sempre quello di cercare di vincere, senza risparmiarci e si lavora settimana dopo settimana». Non ha influito sulle difficoltà di inizio stagione la preparazione fatta a Trigoria. «Riguardo alla preparazione a Trigoria abbiamo due precedenti: basta vedere l'anno scorso con i 42 punti nel girone d'andata. Storicamente settembre non è mai stato uno dei momenti migliori, ma devo ammettere che quest'anno abbiamo esagerato. E' palese che qualche errore di preparazione è stato commesso, ma non credo che sia l'unica causa: tutto parte dalla mente, forse un calo fisiologico per un gruppo che ha dato tanto, a volte anche più di quello che aveva». Gli infortuni così frequenti non aiutano certamente il lavoro dei preparatori. «Non c'è una causa precisa per i tanti infortuni. In Champions regolarmente nel riscaldamento perdevamo qualcuno: Pizarro a Londra, Aquilani a Cluj, Taddei contro il Bordeaux. Una causa può essere il maltempo, che ci accompagna ormai da metà novembre e rende i campi ancora più insidiosi, limitando le sedute di allenamento. Purtroppo non si ha il tempo necessario per preparare una partita, anche sotto il punto di vista del clima: giochi il sabato a Roma e poi magari il martedì ti ritrovi dall'altra parte dell'Europa».