RANIERI: "Ringrazio il popolo giallorosso che ci seguirà numeroso. Il tridente si può fare"

02/04/2010 12:30

Questo esodo giallorosso per un match che può essere importante per la classifica. Che sensazioni prova Mister?

"Ringrazio il popolo giallorosso che farà tanti km per seguirci anche in questi giorni di festa. E' bello questo amore verso la squadra. Si vede che stiamo facendo bene ed è giusto che loro sognino. L'importante è che tornino sereni e tranquilli perchè è un lungo viaggio. Il Bari è un'ottima squadra, bella da vedere che in casa ha fatto benissimo. Tante grandi sono cascate al San Nicola. Credo che sarà una partita vibrante con tanti gol".

Mister, dopo le dichiarazioni di Mourinho, cosa vuol rispondere?

"Non se si riferiva agli arbirtri. Io posso ricollegarmi all'ultima ricevuta quando ha fatto il gesto delle manette. Mourinho deve stare sereno, gli errori ci sono da una parte e dall'altra. Ricordo che contro di noi hanno segnato un gol che doveva essere annullato. Penso anche al calcio di Chivu a Toni, il rumeno non è stato espulso. Così come Lucio su Vucinic. Anche Mourinho dovrebbe accettare le decisioni dell'arbirtro. A noi negli ultimi tempi non ci hanno fischiato 4/5 rigori e non ci siamo lamentati mai. Contro di noi l'Inter ha perso, è stata anche sfortunata perché ha preso tre pali. Capisco la tensione, ma non c'è niente".

In questi giorni si è parlato tanto del tridente -Toni e Vucinic. Si può fare?

"Si che si può fare. L'importante è che tutta la squadra corra. Che sia compatta."

come sta?

"Sta bene. Si è allenato molto bene. Gli manca la partita, ma sono contento di lui. Già sta meglio rispetto alla sfida contro l'Inter. Parlerò con i ragazzi e vediamo di organizzare una squadra equilibrata".

è l'arma in più della Roma per questo rush finale?

"Abbiamo fatto tanto senza il nostro capitano, il nostro condottiero. Ora torna e vuole fare bene come noi. Dobbiamo far sognare i nostri tifosi, ma noi dobbiamo pensare ai fatti".

E' ancora lotta a tre ho la Roma ha qualcosa in più? 

"L'Inter ha qualcosa in più perchè sta un punto avanti alla Roma. Poi c'è la Roma e poi c'è il Milan. L'inter è la favorita, è lei che deve vincere e noi stiamo là. Ci si è aperta non una porta ma un portone. Dobbiamo lottare. Alla fine del campionato non dovremo avere senza rimpianti. Se poi loro saranno stati più bravi di noi gli stringeremo la mano".

Si parla molto di lei  per  la nazionale. Lei si sente felice, orgoglioso? 

"Tutto. Io so raccontare poco di me stesso, però sono felicissimo. La mia felicità è quando i tifosi sono contenti. Ho sempre detto che allenare a casa mia è una doppia responsabilità perchè prima sono un allenatore per cui sono un professionista, e dopo sono tifoso. Per cui se si vince sono doppiamente contento. Se invece si perde sono doppiamente amareggiato. E' tutto rapportato al quadrato. Lo racconto così però non so esprimere tutte le mie emozioni".

Da gennaio si attende il To-To. Vedendoli come giudica l'intesa tra loro? 

"Sono due ragazzi che hanno intesa anche fuori dallo spogliatoio. L'abbiamo visto anche in nazionale. Sono campioni del mondo, hanno giocato insieme per cui sono un'arma importantissima per questa Roma. Mi auguro che sia un'arma positiva e che ci possa far andare ancora più avanti di quello che stiamo facendo".

L'infermeria si sta svuotando..



"E' anche merito dei campi. Ora sono bellissimi e ringrazio pubblicamente tutti i giardinieri, hanno fatto un grosso lavoro. La squadra non ha cambiato preparazione. Lo scorso anno a fine campionato non scordiamoci che la era seconda e che due anni prima il Parma si è salvato "



Quanto il carattere allenatori condiziona la squadra?



"L'allenatore dà un'impronta, un carattere, una filosofia. La squadra è figlia sua nel bene o nel male. Noi dobbiamo essere sereni, non troppo carichi, dobbiamo giocare al calcio e non mi piace troppo drammatizzare, dare addosso agli arbitri. Non mi piace fare la vittima. Dobbiamo giocare e andare avanti. Mourinho ha una grande squadra, deve stare tranquillo..."



Ha visto miglioramenti nell'atteggiamento di Vucinic?



"Mirko è un purosangue. Bisogna lasciarlo correre come vuole lui. Ogni tanto bisogna riportarlo in corsia...Domani potrebbe essere l'occasione per vederlo più esterno, alla Delvecchio, anche se Marco era più portato ad essere un centrocampista. Mirko è più scattista..."



Ci sono similitudini con la squadra scudetto del 2001?




"Quella era una supersquadra, strapagata e costruita pezzo per pezzo. Non ci sono analogie. All'epoca ho visto la cavalcata della Roma da lontano, ero al Chelsea, ed è stato ancora più bello..."



Domani Rizzoli, cosa ne pensa?




"Mi sento sereno perchè so che Collina pondera e manda gli arbitri che pensano possa fare meglio. A il rigore che ha dato Rizzoli non c'era, ma si è visto solo in Tv. Dalla prospettiva dell'arbitro poteva esserci."




Del Piero rivuole gli scudetti tolti alla da Calciopoli



"Io credo che quella sia una delle pagine più brutte del calcio italiano..."



Dopo il curvone cosa c'è?



"Il rettilineo... Quello che abbiamo dobbiamo metterlo in campo, consapevoli delle difficoltà, giocando ogni volta come un esame. Ora stiamo bene, siamo motivati e bene fisicamente. Sappiamo che andiamo a giocare contro una grande squadra, che gioca un gran calci. Ogni partita presenta delle difficoltà e serve l'umiltà per fare bene."