Conferenza stampa, REJA: "E' la partita più importante della mia carriera. Possiamo farcela"

06/11/2010 14:25

Come vede questo Derby, Edy Reja?

"Il valore della Roma aldilà di infortuni e problemi, è quello di una squadra dai grandissimi valori. Se dovessimo vincere il Derby, potremo guardare al futuro con più serenità e convinzione. La Lazio non deve fare affidamento a queste prime 9 partite, perchè il campionato è lungo. Avremo bisogno di altre conferme importanti. Siamo granitici, forti dal punto di vista caratteriale, ma dobbiamo guardare in prospettiva non a questo scorcio di campionato. Bisogna costruirsi il futuro. Bisogna centrare l’Europa ogni anno. Non potremo vincere tutte le gare, ma sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta."

Che Lazio vedremo?

"Io voglio una Lazio propositiva, che cerchi d’imporre il gioco. Serve la mentalità di chi vuole dare il meglio per cercare di vincere la gara, tenendo in considerazione la squadra che abbiamo di fronte. Il Derby lo sento, si vive per strada, coinvolge 5 milioni di persone. E’ una situazione particolarmente calorosa. Il Derby è il Derby. Lo percepisco con grande intensità. Non ho però preoccupazioni perchè ho una squadra che può giocarsela alla grande."

E’ entrato nel cuore dei tifosi. Un messaggio a loro.

"Devo ringraziare tutti per questo affetto che rigiro alla squadra. Io non ho grandissimi meriti avendo un gruppo con grandi qualità morali. I complimenti che fanno a me ricadono sui giocatori."

Rocchi è un modello. 5 gol in 12 derby. L'approccio del capitano può essere importante.

"L’approccio giusto deve esserci da tutta la squadra. Anche chi sta in panchina deve essere convinto del lavoro che abbiamo fatto. Io dovrò mitigare la tensione, il nervosismo, la volontà di reagire. E’ una partita particolare. Spero che i ragazzi l’affrontino con grande serenità."

La storia recente. La Lazio non ha mai avuto l’instinto killer di annientare la Roma.

"Il Derby ha un sapore particolare. Non si può pronosticare il risultato. Bisogna vedere la partita con gli episodi che ne conseguono, come ti girano. Noi siamo una squadra che può mettere sotto l’avversario. Per noi sarebbe importante vincere, anche per i tifosi. E la classifica anche è importante. I 3 punti in palio ci permetterebbero di allungare il passo in vetta, e mantenere la vetta del campionato, battendo la Roma."

Il Derby è la partita più emozionante della sua carriera?

"Sicuramente. L’ho già provato l’anno scorso. E’ una sensazione particolare. La sento. Sono fortemente emozionato. E’ il Derby più importante della mia carriera."

Che pericoli si aspetta arrivino dalla Roma?

"Hanno qualità importanti. Vucinic lo conoscete li davanti. Complessivamente ha ottimi valori, anche contro il Basilea l’avete visto. E’ in crescita, Ranieri l’ha fatto notare. Davanti hanno due calciatori che possono creare problemi. Vedi Menez, che potrebbe infilarsi fra le linee. Sulle palle inattive poi hanno consistenza fisiche e qualità tecniche per sfruttare. Anche la Lazio però ha valori importanti, convinzione, concentrazione altissima. Nei Derby non ci sono favori del pronostico. Dobbiamo giocare con intelligenza, maturità, leggendo la gara. Non dovremo dare spazio in fase offensiva. E’ una partita aperta a qualsiasi risultato."

La posizione di Menez. Quanto condizionerà le sue scelte?

"Niente. Indipendentemente io ho già scelto da Lunedi come affrontare la Roma. Durante la partita poi puoi vedere le difficoltà e dove puoi avere favori. Li posso cambiare qualcosa. Ma l’impostazione è quella assunta in settimana. La gara la farà la Lazio. Poi vedremo la Roma come risponderà. Timori? Beh quello di non mantenere la posizione in alto può condizionarti. Ma il Derby è un'altra storia".

Si dice che la squadra in difficoltà possa giocar meglio. E sembra che la Roma abbia anche recuperato qualche infortunato.

"L’esperienza mi porta a fare certe considerazioni. Quando tu sei in difficoltà c’è un raddoppio di energie, hai meno responsabilità. Il risultato sono prestazioni di altissimo livello e gran parte delle volte la vittoria. Quelli che scenderanno in campo saranno al doppio della carica. Auguriamoci che non colgano i 3 punti."

Come ha visto la squadra?

"Non c’è stato un grandissimo cambio d’emozioni. Abbiamo lavorato bene, c’è stato un impegno intenso nella preparazione, quello si. Si è scherzato poco, ma non c’è tensione. Giovedi, l’abbraccio dei tifosi, ci ha concesso una prestazione sopra le righe. Evidentemente col pubblico, e l’impegno della squadra Primavera, è uscita una partita tirata. C’è la tensione giusta. Con serenità ed equilibrio."

Biava sarà sostituito. Per il resto vedremo la stessa Lazio?

"Io vorrei giocare in una certa maniera. Quella preparata in settimana, perchè penso che questa squadra renda meglio contro la Roma col 4-3-1-2. Vorrei dare più peso in fase offensiva. A questo punto abbiamo già sperimentato la parte tattica in fase difensiva. Mi piacerebbe anche proporre di più da metà campo in avanti. Siamo in una buona condizione fisica e mentale, e , in considerazione del Derby, c’è bisogno di una partita di maturità, proponendo qualcosa in più."

Stendardo rientra titolare dopo il derby d'andata dello scorso anno.

"Durante la settimana li cambio spesso. Lo affianco a Dias. Se poi consideri il valore di Stendardo, che l’anno scorso è stato uno degli uomini in più nel periodo successivo a quando sono arrivato, mi sento tranquillo. E’ uno dei giocatori su cui fare totale affidamento. Le scelte poi sono andate su Biava e Dias che hanno dato più garanzie. Ma non ne subiremo conseguenze, visto che anche lui per preparazione,carattere, e prestanza fisica, non farà sentire la mancanza del compagno".

Floccari. Il rigore sbagliato, e una vendetta che immaginiamo è nei suoi pensieri.

"Lui s’è sentito un macigno sulle spalle. La settimana successiva si è avvertito. Io per primo, e tutta la squadra, vorremmop comunque vendicarci, considerando che eravamo in vantaggio e potevamo chiuderla sul 2-0. Ogni partita , ogni Derby fa storia a se. Lo dico con equilibrio ed intelligenza, i Derby si affrontano con la testa. Noi siamo nelle condizioni ottimali. Visto la classifica, siamo in condizioni ottimali."