05/02/2011 12:45
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Claudio Ranieri ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa alla vigilia del posticipo della 24° giornata di Serie A. I giallorossi, dopo il deludente pareggio col Brescia, sono chiamati al riscatto e si presenteranno a San Siro per la supersfida contro l'Inter di Leonardo. Questo l'intervento del tecnico giallorosso:
A Milano senza Totti e Adriano, complica questo le cose?
Complica sì, avere la possibilità di fare cambi in corsa ha prodotto punti. Non averli mi complica un pochino le cose. Ma i ragazzi sanno quello che devono fare, sono determinati e andiamo a fare la partita
Menez ha avuto problemi fisici, è tornato al top?
Prende molti colpi, aveva fatto solo una rifinitura l'altra volta, ora si è allenato regolarmente e sta bene
Con la nuova gestione di Leonardo e con l'arrivo di Pazzini, quanto è cambiata l'Inter?
Anche loro hanno dei cambi che gli producono gol. Quello che dicevo è vero, si sono rafforzati e buon per loro
Inter più forte quindi? Superiore alla Roma?
E' cambiata filosofia, prima c'era Mourinho anche se con gli stessi uomini, poi Benitez e con Leonardo c'è un'altra filosofia. Dobbiamo stare attenti alle problematiche della gara
Voi però lottate per lo scudetto. Quanto è importante questa gara?
Gara importantissima. Noi lottiamo con le altre squadre per lo scudetto e cercheremo di fare la nostra partita come abbiamo sempre fatto
Si va per vincere, sarà una squadra più offensiva? Come è andato l'esperimento del tridente la scorsa settimana?
Un tridente così non l'avevamo mai fatto. L'esperimento va rivisto e corretto, valutato di partita in partita. Lo valuteremo. Totti non ci sarà a Milano, quindi quel tipo di tridente non sarà possibile
In queste gare quanto puo' contare l'estro di Menez?
E' un campione, credo sia determinante. Quando è in campo fa la differenza. poi io dovrò gestirlo, di Menez ce n'è uno e abbiamo tantissime partite
Sulle vicende societarie
Non parlo di niente, siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, pensiamo solo al campo. Non ci interessano le altre cose
Una Roma che ha fatto un punto su sei con la penultima, come si presenta a San Siro?
Da qualche parte avremmo fatto i punti dove non li dovevamo fare, al limite
Come si spiega però? Perchè?
E' il tallone di Achille della Roma. Se lo sapessimo avremmo risolto le nostre questioni. Posso avere un'idea ma ne parlo con gli addetti ai lavori, non con voi.
Un comunicato della Roma parla della trattativa con gli americani. Non cambia nulla
Non mi interessa. Parlate con i dirigenti, io ne so meno di voi. Sono come San Tommaso
Tornando ai cali di concentrazione con le piccole. E' un fatto di motivazioni perdere punti?
Sono tante piccole cose. Il problema c'è, c'è stato e mi auguro non ci sarà in futuro
Sulla squalifica di Mexes
Se ha sbagliato è giusto che paghi. La società vedrà se fare il ricorso
C'è un sollievo delle voci legate alla società
Noi continuiamo a lavorare. Il sollievo ci sarà quando vinceremo qualcosa
Conterà più la squalifica di Mexes o quella di Chivu?
Non lo so. Non metto le mani avanti, ho tre grossissimi centrali difensivi. Li ruotavano, Phil era in forma, è un peccato ma gli altri due mi danno ampie garanzie
Domani solo tre punte disponibili, solo due punte obbligate dall'inizio?
Potrebbe essere una soluzione
Totti, che domani non ci sarà, col Brescia spesso a centrocampo a prendere il pallone. Dipende da Lei o dal giocatore?
E' una sua caratteristica, io lo lascio libero di capire la situazione e va bene così
Non intasa il centrocampo così?
Ci dà una mano a centrocampo
Ha definito un esperimento il tridente pesante a Brescia, lo ha provato perchè?
Pensavo che, nelle difficoltà della gara, tre giocatori diversi davanti potevano essere la risposta giusta
L'Inter è stata affrontata più volte ed è stata la grande rivale. Qual'era l'Inter più forte?
Difficile dirlo, questa sarà un'Inter diversa. I tre allenatori hanno filosofie diverse, ai giocatori danno altre indicazioni
Ha sentito la battuta di Guidolin parlando dell'arrabbiatura di Miccoli? Ha detto devo fare finta di niente, come fa Ranieri
No, non l'ho sentita. Faccio proseliti
La Lega ha stabilito il recupero col Bologna a Febbraio. Complica un po' i piani questa decisione?
Complica i piani. Speravo si capisse che ci giochiamo una qualificazione di Champions. Non è stato tenuto in considerazione il ranking che dobbiamo migliorare. Faremo la nostra partita, punto e basta.
Voleva giocare più in là?
Sì, ma i matrimoni si fanno in due
Anche il posticipo con la Juventus vi ha penalizzato, ora il recupero col Bologna, non siete molto ascoltati
Noi abbiamo chiesto una cortesia, pazienza. Credo sia dipeso dal Bologna che ha preferito recuperare in quel giorno
L'Inter gioca la terza gara in sette giorni. Puo' essere un vantaggio per voi?
Lo vedremo giocando. Loro avranno dei cambi notevoli e là davanti, ora, a me mancano. Giochiamola e lo diremo
Nel dopo Roma-Brescia, De Rossi ha detto che il problema della squadra è nella testa. E' una Roma già rassegnata?
Speriamo di no, prima giochiamo poi ci sarà tutto: rassegnazione, l'euforia. Non faccio il menagramo
Il campo pero' dice il contrario
La partita sbagliata c'è. Vorremo tutti 38 vittorie e avremmo da ridire ma questo è il calcio. Prendeteci così, accettateci
Anche l'Inter a Bari ha sofferto. Sarà un'altra partita questa di San Siro rispetto al Bari. Si annullano tutti i gap?
Non ho capito. Noi siamo la Roma, non il Bari. Ognuno ha il suo modo di giocare, in alcuni casi se apri la cassaforte tutto diventa più facile. Noi ce l'abbiamo fatta col Brescia e poi c'è stata la doccia fredda. Queste sono le partite che alla fine perdi
Ci può essere un po' di presunzione delle grandi?
No, ci sono difficoltà nel calcio italiano. Si cerca di essere all'altezza delle situazioni ma siamo umani. Ci sono risultati che possono stravolgere i favori del pronostico.