Parafulmine Luis Enrique: "E' tutta colpa mia"

24/04/2012 22:12

Una colpà che permette però ai giallorossi di continuare a sperare nel terzo posto. «La squadra è ancora in lotta per la , ed è molto vicina all'Europa League - sottolinea lo spagnolo -. Questa è la verità, poi ognuno ha il suo pensiero: ho sempre detto che gli allenatori si giudicano per i risultati e questi sono quelli della Roma di Luis Enrique. Poi mancano 5 giornate, le più importanti delle stagione, e vedremo che succede alla fine. Cosa mi capita se sbaglio? Ve lo dirò tra cinque settimane...». Una frase buttata lì, dopo aver sgombrato il campo da un possibile futuro alla Ferguson sulla panchina romanista: «Avevo aperto alla possibilità di restare qui per altri cinque anni? Ho scherzato tantissimo quando l'ho detto, ma ora non credo sia il caso di scherzare - spiega - Nel calcio non si sa mai, ma state tranquilli, non sarà così. Di certo, comunque, non andrò via perchè mi criticano i giornalisti. Quello che mi preoccupa è il presente, sapere dove giocherà la Roma il prossimo anno». Piuttosto che rimpiangere il passato o farsi distrarre dal futuro, meglio quindi concentrarsi sull'attualità. «Per me è importante la partita con la , io cerco di guardare avanti - dice Luis Enrique -. Se vinciamo, andiamo a 53 punti, ancora vicini a tutto quello per cui si lotta. Ma so bene che sarà una giornata difficile perchè i tifosi sono arrabbiati e mostreranno il loro disappunto».

Non c'è solo il rischio contestazione ad agitare la vigilia della gara coi viola: la rifinitura ha fatto registrare l'assenza di Totti, fermato da un principio di influenza e da dolori articolari che potrebbero escluderlo dai convocati (ma lo staff medico è ottimista). L'eventuale assenza del capitano, comunque, non dovrà essere un alibi. «Francesco, per quello che rappresenta, è senza nessun dubbio il calciatore più importante della squadra - conclude Luis Enrique -, ma purtroppo ha 35 anni e non giocherà fino a 50. Magari fosse così... La squadra però deve abituarsi a giocare anche senza di lui, non deve pensare che senza Francesco è tutto finito, perchè il futuro della Roma è senza Francesco in campo».

 
(ansa)