26/10/2012 18:15
Non siamo in un buon momento perché reduci dalla sconfitta in Europa League, siamo un po' abbacchiati ma abbiamo voglia di pensare già alla partita successiva. Pronti a rimetterci in carreggiata. La qualificazione è ancora in ballo. Non so se l'Europa League sia il contesto naturale dell'Udinese, potevamo misurarci anche in Champions League, non siamo stati particolarmente fortunati negli ultimi due anni sia per l'abbinamento nei preliminari, sia per il modo in cui siamo stati eliminati. E' chiaro che il modo in cui siamo usciti contro il Braga, non qualificandoci per la fase a gironi della Champions League, possa causare ripercussioni, poi col tempo l'eliminazione si metabolizza, noi siamo realisti, consapevoli del nostro ruolo, consapevoli che giocatori di livello che fanno parte della nostra rosa alla lunga possano non essere trattenuti, anche se la volontà e le possibilità del club ci permettono di selezionare eventuali cessioni e ci offre la possibilità di rimpiazzarli al meglio. Lo sfogo post Braga di Guidolin era dettato soltanto dallo scoramento del momento. Sapevamo che in breve il tecnico sarebbe ripartito senza problemi. Per noi è un valore aggiunto. I nostri nuovi calciatori possono, come tutti, pagare dazio all'ambientamento. In altri casi, quello di Muriel, si fa i conti con un'indisponibilità prolungata. Danilo è squalificato, Benatia è uscito ieri sera per un problema agli adduttori. Difficilmente sarà disponibile, mentre Pasquale ha un problema che lo terrà fuori per un'altra decina di giorni. Basta invece sta migliorando, per lui deciderà Guidolin. La Roma è una squadra che ha calciatori di grande qualità, molti dei quali dall'età molto bassa. Ci si può aspettare una grande prestazione dopo aver subito nei primi minuti, come a Genova domenica scorsa. Ha ottime prospettive, ma siamo pronti per giocarci la partita domenica sera e per ripartire dopo lo stop in Europa. I giovani calciatori presi all'estero dalla Roma non potevano essere alla nostra portata perché la nostra politica ci fa intraprendere strade diverse. Giovani di talento come Marquinhos, Lamela, sono giovani in prospettiva da grande squadra. Lo stesso Dodò, per il quale ci sono relazioni che inducono a seguirne la carriera. Noi dell'Udinese ci muoviamo su mercati diversi, per giocatori che per quanto giovani non siano già in rampa di lancio come quelli che può seguire la Roma.