23/03/2013 21:21
Che il rapporto tra l'attaccante argentino e il suo club sia logoro da tempo è cosa nota: da quando, lo scorso dicembre, il tecnico Vladimir Petkovic ammise che il giocatore si era «messo fuori da solo» non rispondendo alla convocazione per la partita con l'Inter. Da allora il Pibe de Haedo è stato relegato ad allenarsi assieme agli altri compagni che non rientrano nei piani tecnici. Un'esclusione su cui, dopo la mancata cessione nella finestra di mercato di gennaio, Zarate spera di fare leva per ottenere la rescissione del contratto: gli avrebbe, infatti, provocato persino «problemi di salute»; dello stress, documentato con tanto di certificato medico. Non è bastato a curarlo neanche il recente viaggio alle Maldive assieme alla famiglia (non autorizzato, scoperto casualmente da un tifoso e di cui la Lazio avrebbe copia dei biglietti aerei).
«Torno a Roma a fare il pastore di Formello per un anno», aveva twittato l'argentino al termine delle vacanze natalizie, prima di 'ammalarsì. Ora però ha detto basta: chiede la rescissione e ha nominato un arbitro di parte. Lo sta cercando, invece, il club. La controversia sarà risolta da un giudice terzo che, se non ci sarà accordo, finirà al tribunale civile. La Lazio, comunque, è pronta a dare battaglia: vuole, a sua volta, un risarcimento e una maximulta da 400mila euro per quel 'figliol prodigo', tornato a inizio stagione per riscattarsi, ma incapace di trovare spazio neanche nella gestione Petkovic
(ansa)