17/06/2013 15:46
Mancano tre giorni alla data di scadenza per la comunicazione alla Lega Calcio della sede nella quale il Cagliari disputera' le partite in casa, il 20 giugno, e sembra che la corsa contro il tempo sia ormai impossibile da vincere. Troppi i lavori da eseguire in cosi' pochi giorni. Il patron dei rossoblu', Massimo Cellino, ribadisce pero' che il Cagliari restera' in Sardegna, "l'ho promesso ai carcerati", dice, ma la pre-iscrizione sara' fatta quasi certamente al 'Rigamonti' di Brescia in attesa di ultimare i lavori ad Is Arenas, quelli prescritti appunto dal Testo unico per i locali di pubblico spettacolo e vincolanti per la Commissione di vigilanza. Per ora la scelta dello stadio sarebbe quindi obbligata: il 'Rigamonti' di Brescia. Ma la speranza e' che una volta ultimati i lavori prescritti per adeguare Is Arenas, che durerebbero circa 20 giorni secondo i tecnici del Cagliari, ci sia il 'ritorno' all'impianto di Quartu che sarebbe pronto entro la fine di luglio, quindi prima del fischio d'inizio del campionato.
E in merito interviene anche il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci: "Occorre un lavoro congiunto delle istituzioni per dare una casa adeguata alla squadra rosso-blu e ai tifosi". Rivolgera' questo appello anche al sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che oggi incontra per un approfondimento sul alcuni temi cittadini. "Avere una squadra di serie A non solo e' motivo di prestigio per la Regione e il suo capoluogo - spiega Cappellacci-, ma e' altresi' uno straordinario veicolo di promozione del territorio. C'e' pertanto un interesse pubblico che si somma a quello della forte componente legata all'identita' e all'aggregazione sociale. Come istituzioni -ha concluso il presidente- abbiamo il dovere di coglierlo e di avviare una discussione libera da posizioni preconcette. L'unico obiettivo deve essere quello di dare alla squadra e alla Sardegna uno stadio all'altezza della sua storia"
(adnkronos)