02/02/2014 19:22
Festa bagnata, ma davvero troppo, all'Olimpico per le 550 presenze di Francesco Totti con la Roma in serie A. La pioggia che da giorni martella la Capitale e il suo hinterland ha voluto essere protagonista anche in campo, obbligando l'arbitro De Marco a sospendere la partita Roma-Parma dopo neanche dieci minuti di gioco effettivo per la quasi totale impraticabilita' del terreno di gioco. Lo storico gettone il capitano l'ha comunque guadagnato, ma di sicuro sperava in una cornice diversa.
In quelle condizioni, invece, ha constatato presto l'arbitro, sollecitato piu' volte dallo stesso Totti, non si poteva proprio giocare e ora bisognera' trovare una "finestra" adatta nel gia' fitto calendario dell'Olimpico, che tra campionato e coppe (Tim Cup per la Roma, Europa League per la Lazio), oltre al 6 Nazioni di rugby, lascia poco spazio per uscire da questi imprevisti. Che la giornata potesse riservare sorprese si era temuto gia' alla vigilia, dato il maltempo incessante, anche se il tecnico giallorosso Rudi Garcia aveva fatto una professione di fede, dicendo di aspettarsi un campo "di qualita'". Il francese non aveva pero' tenuto conto che anche il pur buon fondo dell' Olimpico avrebbe faticato a reggere tante ore di precipitazioni. Il campo e' rimasto coperto dai teloni fino a mezz'ora dal fischio d'inizio, ma gia' sulla fascia verso la tribuna Monte Mario si vedevano ampie pozzanghere. L'arbitro, con i capitani Totti e Lucarelli, ha saggiato le condizioni facendo rimbalzare il pallone e poi ha dato l'ok per cominciare.
La Roma, schierata secondo le previsioni da Garcia con Torosidis terzino sinistro e l'attacco formato da Florenzi, Totti e Gervinho davanti al trio Pjanic, De Rossi, Strootman ha provato a fare i suo gioco, ma si e' subito capito che non era cosa, tra scivolate dei giocatori nelle pozze e improbabili dribbling da sci d'acqua. Stessi problemi per il Parma, dove il mancato partente Biabiany, attivo a centrocampo dietro a Cassano ed Amauri, ha cercato di sfruttare la sua agilita' per provare a far male. Mentre Garcia, da bordo campo, urlava "cosi' non si puo' giocare", si sono infittiti, oltre alla pioggia, anche i conciliaboli tra giocatori per arrivare ad una sospensione. Dopo 8 minuti. De Marco ha fatto alcuni nuovi test di rimbalzo e all'11' ha sospeso la partita, facendo tornare le squadre negli spogliatoi. Pochi minuti di attesa, mentre lo speaker dello stadio annunciava la "sospensione temporanea", e l'arbitro e' tornato in campo, prendendo la decisione di rinviare tutto.
Non accadeva alla Roma all'Olimpico dal 29 ottobre 2008 in occasione di un gara con la Sampdoria. Certo ne' Totti ne' Cassano avrebbero potuto mostrare le loro magie su quel campo, ma anche i piu' nerboruti difensori avrebbero faticato a piazzare un rinvio decente, quindi anche il pubblico, presente in massa (quasi 40mila i paganti) nonostante le condizioni avverse, ha preso bene il rinvio. La Roma puo' ora concentrarsi sul Napoli, prossimo avversario di Coppa Italia sperando che nel frattempo il campo dell'Olimpico torni praticabile, e su derby di domenica con la Lazio. Aver risparmiato un po' di forze ed evitato possibili infortuni e squalifiche, in questa ottica, e' quindi positivo. E pazienza se la Juve nel frattempo puo' un po' allungare.
(ansa)