Conferenza stampa, GARCIA: "Vogliamo andare direttamente in Champions. Juve? Dobbiamo fare il nostro e poi aspettare. Ridare il sorriso ai tifosi obiettivo più importante della classifica. Ljajic un diamante grezzo" (AUDIO e FOTO)

05/04/2014 15:27

Alla vigilia della sfida con il Cagliari, in programma domani alle 15 allo Stadio Sant'Elia, l'allenatore della Roma torna a parlare nella consueta conferenza stampa prepartita. Questo l'intervento INTEGRALE del tecnico giallorosso:

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La Roma non vince a Cagliari da 19 anni. Considerando la gara d'andata, quello 0-0, che difficoltà si aspetta domani?

Dimostra che quello che dico è vero, è difficile vincere in trasferta, ma le statistiche sono fatte anche per cambiare, bisogna cambiarle domani.

Ha detto di guardare avanti. La è favorita non solo per lo scudetto ma anche per l'Europa League?

Ovviamente, sono primi con 8 punti di vantaggio. Noi faremo in modo di accorciare momentaneamente lo scarto a -5, poi vedremo. Dobbiamo fare il nostro e poi aspettare. Sull'Europa, ho già detto che hanno una squadra costruita per vincere la , ovvio che vale lo stesso anche per l'Europa League.

Dalle sue parole sembra che ami le sfide. Diventa più difficile adesso? E' il momento cruciale della stagione?

No perchè deve essere più difficile adesso? Per me non cambia nulla, l'unica cosa è arrivare alla fine della stagione. Resta ancora un mese e mezzo, che  molto, quando ci sono meno partite chi sta dietro ha meno diritto all’errore. Per questo domani andremo a Cagliari per prendere i 3 punti, il miglior modo per mantenere lo scarto sul terzo e diminuire quello sul primo

La litigiosità del campionato italiano la meraviglia? Dicono che somiglia a per il carattere, è così?

Io mi conosco abbastanza bene, ma sugli altri allenatori bisogna conoscerli prima di parlarne. Le migliori persone per rispondere a queste domande sono sempre i giocatori, loro vivono tutta la stagione con gli allenatore e possono avere un giusto avviso. Sul resto non ho nulla da dire, mi importa solo delle sorti della Roma e di andare avanti con il mio club.

Ha preparato questa partita studiando la partita d'andata, dove ci furono molte occasioni prodotte, o le ultime del Cagliari?

No, le ultime del Cagliari. Ho rivisto questa partita ma non abbiamo parlato di questo

La Roma sta giocando un campionato al di sopra delle attese, eppure quotidianamente arrivano critiche ai singoli: , Dodò, i fischi a . Le da fastidio questo aspetto?

No, avevamo un obiettivo matematico, che era il ritorno in Europa. E' già stato raggiunto, con tante partite da giocare è naturale cambiare obiettivo. Ora siamo in ma puntiamo alla qualificazione diretta, vuol dire arrivare o primi o secondi. Sul primo posto il destino non è nelle nostre mani, ma per il secondo si. Avevamo anche un altro obiettivo. Avevamo anche un altro obiettivo,ricordo  lo dissi quando sono arrivato: giocare per la felicità dei nostri tifosi. Quando vedo, per esempio, Taddei festeggiare con la , penso che ci siamo riusciti da tempo. Ridare orgoglio e il sorriso a tifosi, fare in modo che siano orgogliosi della propria squadra, e ridare il sorriso anche ai giocatori. Penso che l'immagine di Taddei è un esempio clamoroso di aver raggiunto questo obiettivo, che era più importante della classifica. Sapendo che era possibile raggiungere questo obiettivo, la classifica è una conseguenza.

, lei ha detto al Corriere della Sera che può diventare come Hazard. Ma Hazard ha detto "Quando ero al Lille mi sono affidato a in tutto e per tutto". Vede il suo stesso atteggiamento? Lça segue in tutto?

è come un diamante grezzo, Hazard era lo stesso quando arrivò al Lille, 4 anni dopo era un giocatore differente. Per Adem può succdere lo stesso. Lui si impegna molto, non dimentico che ha fatto 5 gol e 5 assist. Ha un talento davvero importante.

Quanto in alto vuole che arrivi la Roma per continuare ad allenarla?

Il più in alto possibile. Per questo penso che bisogna crederci fino alla fine, in ogni modo sarà una stagione eccezionale m a dobbiamo fare in modo di andare avanti, perché non è finita, per niente. Poi sarà il momento di parlare della prossima stagione coi proprietari e i dirigenti che sono qui ogni giorno e vedere quello che possiamo fare. Bisogna prima raggiungere questo finale di campionato e fare in modo di essere più in alto possibile. Penso sarà tutto più facile affrontare queste questioni a fine stagione. Se parlo oggi dicendo di stare tutti concentrati sulla partita e poi inizio a parlare di mercato, contratti e casi individuali, è una cosa che non va bene. Non voglio cadere in questa trappola.

Quella di domani non sarà una partita come le altre per . Che settimana è stata per lui? Ci ha parlato?

Si, abbiamo parlato, ma è sempre così quando un giocatore gioca contro la sua ex squadra, soprattutto quando è stato bene in questa squadra. E' il caso di , che ha il Cagliari nel cuore. Sul piano emotivo sarà una sfida particolare, ma farà il massimo per la Roma e per vincere con noi, con tutto il rispetto necessario per la sua ex squadra, ma già me lo ha detto.

Rispetto all'inizio del campionato sembra che la Roma giochi diversamente, con molto pressing alto su almeno un centrocampista e difesa più alta. Una scelta dettata dal finale di campionato, visto che le squadre sono più stanche, o in vista del prossimo anno, visto che le squadre in giocano con aggressività e pressing alto?

Lo abbiamo fatto sempre, da inizio stagione. Dipende dal momento, ma c'è sempre un momento nella gara dove c'è questa strategia di dare fastidio al portatore di palla avversario e dove possiamo recuperare palloni alti, per essere più vicini alla porta. Può anche succedere in tutta la partita, ma a volte si può essere più intelligenti e creare spazi che non esistono, contro un avversario ben preciso.

Rispetto a un anno fa, quando le furono imposte cessioni importanti come Lamela, Marquinhos e Osvaldo, quest'anno si sente in una posizione più forte per poter chiedere di più rispetto all'anno scorso?

Da inizio stagione abbiamo lavorato 'mano nella mano' con , lo abbiamo fatto per tutta la stagione e lo faremo anche in futuro. In un club prima viene l'aspetto economico, vedremo che succederà. Non serve a nulla tornare indietro, avevamo bisogno di vendere di più la scorsa estate ma abbiamo fatto in modo di costruire una rosa per raggiungere l'obiettivo del ritorno in Europa, vuol dire che le scelte sono state giuste e vedremo di fare così anche la prossima estate. Quando c'è il mercato, non esiste il 100% di successo. Ci sono tanti parametri da valutare: non solo il talento del giocatore, ma se entra bene nella squadra, se ha bisogno di tempo, i suoi problemi personali. Per questo molti giocano alla grande da subito e per altri serve tempo. Anche per questo, quando non cambiamo ma miglioriamo una rosa, è molto più facile.

L'attuale squadra può superare un ipotetico girone di ?

La verità è che la rosa del prossimo anno non sarà lo stessa di quest'anno. Forse il non cambierà, ma ogni squadra del mondo cambia almeno un giocatore. Per ora non posso rispondere, bisognerà vedere la squadra del prossimo anno, ma siamo tutti d'accordo: tutti, dall'allenatore ai dirigenti, vogliamo la migliore Roma e quella di quest'anno non è affatto male.

Tra Cagliari,Atalanta e , quale reputa la partita più insidiosa Ha previsto contromisure per Daniele Conti, sempre una bestia nera per la Roma?

Posso rispondere solo alla seconda domanda, non parlo mai di gare che arrivano tra 15 giorni. Mi interessa solo la gara con il Cagliari e loro hanno giocatori forti. Conti è uno di questi, anche in attacco sono forti. E' una squadra pericolosa, ma anche noi abbiamo punti di forza. Sarà difficile per noi, ma faremo in modo di rendere difficili le cose anche per loro

è il centrocampista più utile in questa Serie A, con l'82% per passaggi riusciti. Ha pensato di spostarlo più avanti contro squadre che come il Cagliari giocano sulle ripartenze? Se ha definito 'lavatrice', come definirebbe ?

è uno dei più grandi centrocampisti della mia carriera, per questo nel mio gioco tocca tanti palloni e soprattutto non perde mai la palla. Ma anche il vantaggio di giocare più basso e avere possibilità di giocare. Quando un centrocampista gioca più alto si prende più rischi e ha meno passaggi riusciti. Ad esempio gioca più a rischio, bisogna provare il passaggio decisivo, Daniele lo può fare, ma perché togliere un giocatore che dà il meglio davanti alla difesa per metterlo più alto e perdere più equilibrio di squadra? Al momento non è il caso. Anche se molte volte, in queste settimane, abbiamo giocato più con un trequartista nel che nel nostro abituale. Come definirlo? Non lo so, troveremo un modo (ride, ndr).