28/10/2014 15:40
CSS - Durante la trasmissione "Te la do io Tokyo", è stato intervistato il Presidente della Sampdoria, Ferrero, che precisa la sua uscita su Thohir, chiamato "filippino": "La mia era solo una battuta, che è stata strumentalizzata. Agnelli ha detto ben di peggio, ma nessuno gli ha mai fatto nulla, perché ha i giornali. Credo che Tohir sia un uomo molto intelligente, non ho nulla contro di lui. Io volevo solo difendere Moratti, che è un grande uomo e ha dato tanto al calcio italiano. Moratti ha vinto tantissimo e ha investito tantissimo. Come il Presidente Sensi, ci ha messo i soldi. Volevo solo difendere l'italianità".
Sulle questioni di Lega: "In Lega si scannano sul nulla. Bisogna, invece, parlare di contenuti. Bisogna fare gli stadi, gli stadi di proprietà: io riuscirò a fare lo stadio, lo prometto! Gli stadi danno prima di tutto lavoro. E bisogna rispettare il lavoro prima di ogni cosa. Anche quello degli stessi giornalisti che, appunto, fanno solo il proprio lavoro. Ora, però, possono buttare la penna. Se quello che dico è così facile da fraintendere, vorrà dire che studierò da Presidente e poi tornerò a parlare. Per ora, entro in silenzio stampa".
Infine, l'obiettivo di Ferrero è riportare le famiglie allo stadio: "Le regole ci sono e vanno rispettate: bisogna allontanare i violenti dagli stadi, perché quelli non sono tifosi. Il calcio è come una fiction meravigliosa, che si ripete ogni domenica. Con questo non voglio dire che il finale sia già scritto, intendo dire che è come la nostra vita. Ognuno di noi scrive il film della propria vita, ogni giorno. Io voglio riportare la gioia e l'allegria della vita nel calcio. Il mio cuore è sempre giallorosso. Poi, ho scoperto dei colori meravigliosi - quelli blucerchiati. Io auguro alla Roma di fare come Gassman... Il Sorpasso".