Figc, Tavecchio: "Sì a tecnologia, manterremo gli arbitri di porta". Nicchi: "Ben venga gol-non-gol". Uva: "250.000€ il costo dell'Occhio di Falco"

11/03/2015 11:43

Al convegno "Il calcio nel futuro, la tecnologia entra in campo", che si tiene all'Università del Foro Italico alla presenza di Carlo Tavecchio, Andrea Abodi e Marcello Nicchi, il della Figc, Michele Uva, ha dichiarato: "Il calcio è arrivato in ritardo, 30 anni dopo il football americano. L'intuizione è stata di Pozzo. Sono sempre stato favorevole all'uso della tecnologia, ma come ausilio all'arbitro. La Uefa ancora non applica la Goal Line technology nelle manifestazioni che organizza. Collina ha spiegato l'importanza degli arbitri addizionali. L'arbitro riceve entro un secondo un segnale dal dispositivo elettronico, ci può essere dunque un'evoluzione relativa alla regola del fuorigioco: nel giro di 4-5 anni a mio avviso sarà questa la nuova tecnologia. L'Occhio di Falco - conclude Uva - costa circa 250 mila euro, più 40 mila euro all'anno per la manutenzione".

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 «L'uso della tecnologia è ineludibile. Il gioco del calcio è legato a tante situazioni particolari che riguardano agonismo e intensità, non ho mai pensato di intervenire togliendo la discrezionalità dell'arbitro ma di aiutarlo almeno per il gol non gol. Nessuno ha mai pensato di togliere gli arbitri di porta, faremo di tutto per mantenerli». A dirlo il presidente della Figc, Carlo Tavecchio.

Sull'uso dell«occhio di falcò a partire probabilmente dalla finale di Coppa Italia del 7 giugno, il numero uno della Figc aggiunge: »Questa è parte della nostra iniziativa di rinnovamento della nostra frontiera Federale: regole, competenze e garanzie nuove -prosegue Tavecchio che rivolgendosi agli studenti presenti in sala aggiunge-. È importante che forze giovani si occupano di questi problemi, abbiamo 1,3 milioni di tesserati con 300mila dirigenti, non possiamo avere una classe dirigente che non conosce il sistema, la classe dirigente si fa con la formazione«. 

(adnkronos)

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«Finalmente tutti siamo propensi a fare questa sperimentazione, grazie per averla introdotta, dopodichè mi auguro che serva da un lato a liberare gli arbitri da un impegno e così si possano dedicare ad altro, nello stesso tempo che questa certezza del gol non gol si manifesti di modo che cessino le polemiche, i dibattiti e quant'altro sperando che una volta che si è risolto questo problema non si vada a crearne altri». Lo ha detto il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi. Gol non gol che probabilmente rimarrà con gli arbitri addizionali. «Abbiamo recepito che c'è l'intenzione a mantenerli - ha spiegato -. Abbiamo fatto presente che toglierli sarebbe tornare indietro perchè l'arbitraggio di team è ormai essenziale per la velocità del gioco. Se rimangono saranno un supporto in più per vedere più cose possibile. Oggi il calcio è veloce e non ti dà respiro, non ci sono più i Rijkaard, Van Basten e Maradona, c'è gente che corre e basta, ogni tanto esce fuori il fenomeno che sa fare i dribbling».

(ansa)