25/04/2015 18:59
«Io generalmente non mi inchino a nessuno. Ho 70 anni ed esperienza sufficiente per poter valutare le mie azioni. Chi mi conosce bene da anni sa che sono corretto nell'atteggiamento verso le tifoserie e non mi sono mai fatto coinvolgere in certe situazioni». Al termine della conferenza stampa pre-Empoli, Edy Reja risponde così al pm Carmen Pugliese che, giusto prima della sentenza contro gli ultrà atalantini, gli aveva rimproverato un atteggiamento passivo durante il «confronto» con i tifosi di due settimane fa. «Tirarmi in ballo è fuori luogo, anche perché sono a Bergamo solo da un mese e mezzo, quindi non conosco ancora le dinamiche», aggiunge il tecnico.
Meglio concentrarsi sulla sfida con i toscani: «È decisiva, c'è poco da fare: possiamo toglierci dai guai o finirci dentro di nuovo. Gli ultimi risultati ci hanno dato fiducia, anche se dobbiamo migliorare ancora nella gestione del finale di partita». L'Empoli è quasi salvo, ma a Bergamo non farà sconti e Reja lo sa bene: «A loro manca solo la certezza matematica, ma sono sempre difficili da affrontare. L'Empoli è la squadra-rivelazione dell'anno. Sarri è l'allenatore del momento e ha giocatori che conoscono bene la sua filosofia. Sono giovani e corrono molto: hanno organizzazione, ma anche grandi contenuti tecnici».
(ansa)