Roma-Napoli, Antonella Leardi: "Nessuna vendetta per Ciro: il calcio deve unire"

01/04/2015 14:56

"Mio figlio ha lasciato una speranza. Mi auguro che la sua morte non sia stata vana, mi auguro sia un simbolo. Un esempio". Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, chiude così la presentazione del libro 'Ciro Vive', scritto con la giornalista Vittoriana Abate per ricordare il tifoso del morto un anno fa a Roma, prima della finale di Coppa Italia. "Mio figlio lascia un sorriso, un messaggio d'amore. Vorrei che la sua storia lasciasse qualcosa di concreto per tanti e in particolare per chi vive in una zona come Scampia o come altre periferie. Vorrei che la morte di mio figlio unisse , l'Italia, il calcio e lo sport. Ciro vive nel cuore di chi lo ama".

"Il calcio è un gioco, bisogna vivere e non morire per lo sport. Questo è il messaggio che ho mandato dall'inizio, e che continuo a mandare ancora oggi. Nessuno deve cercare vendette nel nome di Ciro, il calcio è vita e lo sport deve aggregare, non dividere - aggiunge poi Antonella Leardi -. I tifosi, non solo quelli del , mi sono stati vicino e lo fanno ancora. I ragazzi sani di tutta Italia, quelli che hanno voglia di vivere, mi mandano messaggi in continuazione per esortarmi ad andare avanti perché anche in loro c'è la speranza che il calcio possa essere vissuto diversamente".

"Ora con la fede e con l'amore mi auguro che non sia stata vana la sua morte, che sia simbolo di speranza, ecco perché 'Ciro Vive' - conclude la mamma di Ciro -. Questo libro è un messaggio: Ciro vive nei cuori di chi lo ama. L'eredità più bella che ha lasciato è il suo sorriso, vorrei che la morte di mio figlio unisse , l'Italia, il calcio e lo sport".