11/11/2015 19:49
"La forza di questa squadra deve essere la coesione all'interno dello spogliatoio, non deve esserci il giocatore che spicca, a trainare il Bologna deve essere il gruppo". Cosi' il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni, ai microfoni di Sky Sport 24. Dal suo arrivo sulla panchina rossoblu', l'ex ct azzurro, subentrato a Rossi, ha solo vinto portando a casa sei punti in due partite. "Ho cercato di portare la mia esperienza, di individuare i tasti dove era piu' importante intervenire, ma in cosi' poco tempo non si possono fare grandi cose, ora con la tranquillita' che ha portato questi due risultati vogliamo continuare a portare avanti il nostro lavoro, sapendo che il cammino e' lungo e' difficile, ci sara' una concorrenza molto agguerrita e lo sappiamo", ha proseguito Donadoni, consapevole che alla ripresa del campionato gli tocchera' un avversario di quelli durissimi: la Roma. "In classifica c'e' chi sta davanti alla Roma e questo dimostra la grande concorrenza che c'e' in questo campionato. La squadra di Garcia - sottolinea -, e' attrezzata per lottare fino in fondo e sara' in corsa per lo scudetto per tutta la stagione perche' ha valori molto importanti". Tornando al suo Bologna, la differenza nelle ultime partite l'ha fatta "la mentalita', che deve essere sempre costruttiva, se ti fai travolgere dalle tensioni della classifica entri in un processo negativo, invece il nostro atteggiamento e' stato quello giusto e ci ha permesso di vincere due partite molto importanti. Sappiamo, pero', che per centrare il nostro obiettivo c'e' tanta strada da fare".
Ieri un po' di apprensione per l'infortunio rimediato da Destro in allenamento. "Ha avuto problemi alla caviglia, oggi e' fermo e sara' cosi' per i prossimi 2-3 giorni. Sta facendo gli accertamenti del caso, ma mi auguro di poterlo avere gia' contro la Roma - dice Donadoni -. Ha le motivazioni giuste per far bene, lo ha dimostrato in queste ultime due partite e ne ha tratto beneficio anche la squadra, spero che questo stop non complichi le cose". Primi mesi della stagione 2015-2016 senza panchina dopo il fallimento del Parma, un club che gli e' rimasto nel cuore. "Seguo sempre il Parma, sono legato a una citta' dove ho passato tre anni intensi, dove ho avuto anche una bimba e dove il feeling affettivo non puo' mancare, spero che la squadra risalga la china prima possibile - ha concluso Donadoni -. Dopo Parma posso dire di averle viste tutte? Si dice che al peggio non c'e' mai fine, ma preferisco pensare che non ci siano limiti al meglio".