Fiorentina, replica del club dopo il ricorso respinto per Zarate: "Stupore e rabbia per questa decisione". Il giocatore: "I fatti parlano da soli..."

03/03/2016 02:52

La ha diramato un comunicato ufficiale in merito al mancato accoglimento da parte della Corte Sportiva d'Appello per la riduzione della di comminata a Mauro Zarate. Questa la nota ufficiale del club viola;

"Abbiamo appreso con stupore e rabbia quanto deciso dalla Corte Sportiva di Appello, ossia di respingere il ricorso per la riduzione della al nostro calciatore Mauro Zarate a seguito della sanzione in occasione della gara - del 14 febbraio u.s.   Il reclamo presentato dalla si è basato sulla corretta interpretazione del rapporto di gara, il cui contenuto, correttamente valutato anche alla luce dell'unanime indirizzo giurisprudenziale della Corte Sportiva d'Appello (tra cui ad esempio: Comunicato Ufficiale  Giudice Sportivo n. 64 del 27/10/2013   - Comunicato Ufficiale n. 194 del 22/04/2013 – Comunicato Ufficiale n. 116 del 24/01/2011) in casi assolutamente analoghi se non più gravi, non poteva che portare - a nostro parere – a una conseguente riduzione della da tre a due gare.  Ci lascia increduli anche la circostanza che non sia stata data alcuna considerazione al fatto che il gesto posto in essere da Zarate era stato determinato da condotte gravemente provocatorie (verbali e fisiche) poste in essere da ben quattro calciatori avversari che lo hanno circondato, spintonato e colpito (tanto da determinare l'intervento del guardialinee a tutela del nostro giocatore).  Fatti, questi, che se in linea generale non sono e non possono essere idonei a giustificare "reazioni" (seppur nel caso di specie si trattava piuttosto di un gesto di "difesa" del nostro calciatore), avrebbero dovuto essere tenuti nella giusta considerazione per inquadrare il gesto nel contesto in cui si è verificato, connotato da intensa concitazione emotiva, vis agonistica e impulso competitivo.  Riteniamo, pertanto che il trattamento sanzionatorio confermato a carico di Zarate sia assolutamente eccessivo e sproporzionato rispetto al fatto contestato, nonché completamente difforme rispetto ai criteri sino ad ora seguiti dagli organi di giustizia sportiva.  Auspichiamo, pertanto, che in futuro vi sia una maggior attenzione da parte di tutti gli organi preposti e soprattutto uniformità di giudizio"

(violachannel.tv)

Il giocatore ha invece commentato su l'esito negativo del ricorso: "Preferisco non parlare, i fatti parlano da soli...".