13/05/2016 22:18
Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Frosinone, decisiva per ottenere il secondo posto finale in classifica: "Ora con nessuna emozione, ma molta concentrazione ed un pò di preoccupazione perché il clima intorno alla squadra non è quello giusto - ha ammonito l'allenatore del Napoli -. Servirà grande mentalità, il San Paolo ci darà ancora una grande mano ed il ruggito sarà importante. La squadra la sta approcciando nel modo giusto, ma non vive in una campana di vetro e può farsi influenzare. Vincere senza faticare è impossibile e la mente deve essere predisposta a questo".
Napoli in Champions?
"Mi sto toccando... il messaggio da passare è che domani è difficile. Possiamo fare 2mila riferimenti, ma solo nel fine settimana l'Atletico Madrid e l'Ajax hanno perso il campionato con squadre di fondo classifica"
Il gioco, una costante di questa stagione...
"Sì, avere una identità ti dà fiducia e sicurezza, soprattutto dopo certe sconfitte perchè arrivate comunque giocando. Nel calcio si perde anche per un episodio, ma un ko diverso sarebbe stata anche più difficile da digerire"
Domani il San Paolo sold-out: è orgoglioso di aver conquistato i tifosi con il gioco e i risultati? "Sì, i risultati sono stati importanti, ma ora i tifosi devono aiutarci ad arrivare all'obiettivo".
Ha qualche rimpianto?
"Io ho solo nella testa la gara di domani perchè ci giochiamo un traguardo. Di fronte a chi vince 26 gare su 27 non ci sono rimpianti. Valuteremo gli errori fatti su un milione di decisioni prese".
Credeva dall'inizio al secondo posto?
"Mi sarebbe sembrato difficile da raggiungere, ma dall'inizio pensavo di fare bene. Quanto bene era difficile da capire. Se sarà il momento più alto della mia carriera? La visione giornalistica di uno sportivo non sempre coincide con l'emozione che uno prova. E' il punto più importante, ma le emozioni non si basano sull'evento, io mi sono emozionato anche per aver vinto la B o la C2, sarebbe il risultato più importante della mia carriera però senza dubbio. Il rendimento è stato altissimo, anche nelle gare perse abbiamo retto il confronto".
Ha mai creduto al titolo?
"Io sono stato l'unico a dire ad un certo punto che la Juve avrebbe vinto lo scudetto, sono stati di un altro pianeta più degli altri anni con una striscia che non s'è mai vista. Noi per vincere abbiamo bisogno che le più attrezzate falliscano la stagione, ma con la Juve è difficile".