22/12/2017 19:27
Dopo la sconfitta con il Torino in Coppa Italia con la conseguente eliminazione della squadra giallorossa, l'allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, torna a parlare in conferenza stampa alle 13.45 in vista del big match contro la Juventus a Torino in programma sabato alle 20.45. Questo l'intervento integrale del tecnico giallorosso (ASCOLTA AUDIO)
In quello stadio la Roma non ha mai ottenuto un punto, come si prepara una partita cosi, considerando che ci sono anche dei giocatori che queste sfide così le hanno giocate?
"Innanzitutto colgo l'occasione per fare gli auguri di buon natale a tutti, si prepara come una partita importantissima, non dico decisiva ma che ha un valore veramente importante dal punto di vista psicologico e mentale, con un squadra che deve andare a cercare a tutti i costi un risultato positivo in un campo sicuramente non facile, ma non cambia l'identità di calcio che ha acquisito la Roma, questo ve lo assicuro".
Allegri ha detto che la Roma è l'antagonista più pericolosa per lo Scudetto, lei cosa risponde?
"Mi sembra di aver letto una delle antagoniste per lo Scudetto. Rispondo che lo ringrazio perché ci ritiene avversari forti e ci sta facendo un complimento, ma lui sa benissimo come si vince e sa valutare quali sono le squadre avversari. Ha parlato di numeri, che quando ci fanno piacere siamo attenti e i numeri legati ad Alisson e della nostra difesa cono numeri importanti. Mi auguro di poter confermare quello che ha detto lui domani e ricambio i complimenti perché è un allenatore di grandissimo livello sotto tutti i punti di vista".
Chi teme della Juventus?
"Ha dei giocatori importanti ma credo che Higuain sia letale, Dybala fuoriclasse, e dico Mandzukic perché è il calciatore che rovina gli equilibri di una squadra che va a difendere, specialmente per le sue caratteristiche fisiche veramente importanti".
A proposito di attaccanti come sta vivendo questo momento Dzeko e quanto sta salendo di condizione Schick?
"Dzeko sta vivendo questo momento con grandissima voglia di far gol, che un pochino manca da tempo, ma con voglia, positività di mettersi a disposizione della squadra e non vivere in maniera angosciosa questa mancanza di gol, sono convinto che alla fine arriveranno perché ha i mezzi e le qualità per poterli fare, magari ne fa qualcuno in più in una volta sola e saremmo tutti contenti. Questa è una partita importate dove la sfida Dzeko-Higuain potrebbe essere determinante per il risultato. Schick sta crescendo di condizione da tutti i punti di vista. è importante che per poterlo fare bisogna metterlo in campo come sto facendo, a volte va bene e a volte meno bene, ma il fatto che abbia fatto anche gol aiuta dal punto di vista psicologico".
A questo punto della stagione la Roma che sale a Torino con uale obiettivo nella mente ci arriva, per continuare a fare punti e restare nel gruppone di testa oppure si va a bussare alla porta della Juventus dicendo "per lo Scudetto ci siamo anche noi"?
"Vorrei dirlo a fine partita quello che hai detto tu, ma è ovvio che non andiamo con l'obiettivo di regalare qualcosa agli altri o fare una gita. Il risultato determina tanti discorsi, come ha determinato la partita di Coppa Italia, sposta i giudizi in un determinato modo, ma ciò che mi interessa è che un risultato a Torino darebbe grandissima forza all'interno della mia squadra, sarebbe una risposta importante per il gruppo".
Oggi un quotidiano torinese definisce in prima pagina tre ex giocatori della Roma ora alla Juventus "Perdenti qui e vincenti lì", come si risponde?
"Io non devo rispondere niente, è una cosa che ci deve dare maggiore carica e resposabilità in questa gara. Ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, dobbiamo rispondere sul campo: conosco solo questo modo, le chiacchiere se le porta via il vento, io personalmente non devo dare nessuna risposta al quotidiano Tuttosport".
La Roma dopo il derby ha perso due partite e ne pareggiate due, ma soprattutto sembra ci sia stato un calo a livello di prestazioni. A livello di brillantezza di squadra cosa è successo? C'è stato un effetto opposto dopo questo derby? Parlo soprattutto di prestazioni.
"Sulle prestazioni ho letto e sentito delle cose non dico assurde, ma vicino: se la prestazione la fate in base al risultato avete ragione voi. I risultati non sono quelli che ci saremmo tutti aspettatati, ma a livello di situazioni di gioco non si conta la quantità di corsa che si fa nel calcio, ma nel calcio conta la qualità di corsa che si fa, altrimenti mettiamo uno di voi che fa 13 km in 90 minuti e allora siete stati i migliori in campo, ma il calcio è fatto anche di qualità di corsa. Noi siamo mancati sotto porta, ma non ditemi che il Torino ci ha massacrato o ci ha messo lì, sicuramente siamo stati ingenui sui calci piazzati che hanno condizionato e girato la gara in un certo modo, ma a livello di sviluppo e occasioni abbiamo fatto meglio contro il Torino che contro il Cagliari quando abbiamo vinto in casa in Campionato. Sì, sono venuti a mancare dei risultati e dobbiamo riprendere il cammino, ma non è colpa degli altri, è colpa nostra e responsabilità dell'allenatore. Conosco solo un modo: lavorare e migliorare sul campo, che è la risposta che dobbiamo dare domani contro la Juventus. Ma non mi parlate di poca brillantezza di squadra, toccate un tasto al quale tengo. Roma è in crescita dal punto di vista fisico, sui risultati speriamo di rialzare l'asticella".
Dovesse giocare Mandzukic, con Florenzi potrebbe essere un duello chiave tra la grade fisicità di Mandzukic e la dinamicità di Florenzi? Una curiosità: ci dovesse essere un rigore, domani chi tirerà, Perotti o Dzeko?
" De Rossi (ride, ndr) Al di là il rigorista va deciso prima, non c'era né Perotti né Dzeko perché non erano titolari. Ma quando un calciatore decide di tirare rigore non si va mai a contestare o fare discussioni in campo, Edin se lo sentiva e l'ha sbagliato. Chi sarà il rigorista lo sceglierò domani: lo scelgo io non gli altri. Non voglio dare vantaggi a chi in porta che già conosce abbastanza bene i giocatori della Roma. Riguardo Florenzi-Mandzukic ci sono svantaggi e vantaggi in ogni duello: la grande fisicità Mandzukic l'ha avuta contro tutti. Florenzi un giocatore che vive della capacità di andare a chiudere i cross con forza e anche di attaccare, è un terzino con grandi qualità offensive".
Domani si sfidano la miglior difesa contro il miglior attacco. Negli ultimi 10 anni secondo i numeri oggettivi, ha sempre vinto lo Scudetto la miglior difesa. Questa Roma con questa miglior difesa basta a vincere lo Scudetto o c'è bisogno di altro? Si vince anche senza miglior attacco, ma non senza la miglior difesa.
"Bisogna dire che la Juventus tante volte ha vinto i Campionati non segnando tantissimi gol, ma è un rullino di marcia che noi dobbiamo migliorare. Quando tiri tantissime volte in porta e concretizzi poco, e Dzeko è l'attaccante che ha maggior conclusioni in porta rispetto agli altri va migliorato questo aspetto, ma abbiamo le potenzialità per poterlo fare, cercando sì id difendere come stiamo facendo, ma attaccando anche meglio".
Tornando all'obiettivo fallito della Coppa Italia, qual è lo scenario che si prospetta, visto che ha deluso molto l'ambiente, in quanto si è arrivati a pensare che potesse essere l'unico trofeo che la Roma poteva vincere quest'anno? Quindi la partita di domani acquista un altro valore: qual è lo scenario che si apre in base agli obiettivi, che vi siete detti lei e la società?
"Lo potevate dire prima, adesso che abbiamo fallito lo diciamo? Era un obiettivo. Siamo scesi in campo mercoledì per poter portare a casa la qualificazione, le scelte sono solo responsabilità mia, vorrei vedere con voi la partita per capire concretamente dove siamo stati ingenui. Stiamo portando avanti il discorso della poca concretezza sotto porta, che è stata la conseguenza dell'eliminazione. Abbiamo altri due obiettivi: andare avanti in Campionato il più possibile e in Champions. Siamo stati bravissimi ad ottenerli con grande forza. Non facciamo come dice Allegri giustamente di passare dalle stelle alle stalle. Non devo chiedere scusa, ma sono dispiaciuto, posso chiedere scusa quando non c'è impegno o dedizione, voglia o determinazione, ma questo non si può rimproverare alla squadra. Non parlerò più di sfortuna, che è un termine sbagliatissimo. Abbiamo altri due obiettivi da migliorare, siamo qui per questo e dobbiamo cercare di ottenere il massimo".
Lei era in campo nel febbraio del 98 e in panchina nell'anno dello Scudetto in cui con quel 2-2 la Roma si cucì due terzi dello Scudetto. Avendola vissuta in campo, da un punto di vista psicologico come si prepara?
"E' sempre partita ostica e difficile anche nell'anno dello Scudetto, la ricordo come una vittoria con ingresso Nakata. Mi auguro di riprovare le stesse gioie domani, la viviamo con grande tensione perché la Roma non fa risultato a Torino da circa 6-7 anni, in un campo ancora più difficile".
Dopo sconfitta contro Sampdoria, la Juve è diventata ermetica, non subisce più gol. Schick domani lo rivedremo con Dzeko e quanto sarà importante avere giocatori in grado di superare il primo scoglio della pressione bianconera e il primo controllo e creare superiorità numerica?
"Non so cosa voglia dire con primo controllo perché tatticamente ci sono altri aspetti. Il primo controllo è una conseguenza del calcio, ma è riduttivo quando parlare di un primo controllo ci sono 100 e passa metri coprire. Non vi dico che Schick giocherà: non vi dico la formazione per non dare vantaggi agli avversari, faccio pretattica come Allegri. Ribadisco che Schick è stato preso e deve dimostrare il suo talento, la Juve parla di Dybala che deve crescere e voi mi parlate di Schick come un campione arrivato?Questo dimostra anche il cambiamento di mentalità della Juventus. Schick ha talento anche fisico, non solo tecnico. Facciamolo maturare e crescere".
Non le chiedo un giudizio sul titolo del quotidiano torinese, ma le chiedo un titolo basandoci sulla sua doppia esperienza da calciatore e da allenatore della Roma, c'è la sensazione che per vincere bisogna andare altrove e se sì questo influisce sulla testa di giocatori?
"Quello che influisce sulla testa dei giocatori non mi interessa. Negli anni in cui ho scelto di venire alla Roma per le persone e gli uomini che c'erano, avevo la possibilità di andare nella Juventus, ma scelsi la Roma. Non mi interessa cosa pensano gli altri, ma cosa voglio io, mi piacerebbe cambiare mentalità in quelli che sono i giudizi prematuri che si danno e rendere ancora più forte e solido l'ambiente, la Juve deve essere un esempio per diventare grandi, ma è tanto bello farlo qui, dove c'è il sole, c'è tutto e un pubblico magnifico".