10/05/2019 16:19
Si avvicina la sfida con la Juventus, altro appuntamento da non mancare per la Roma per inseguire ancora il quarto posto, obiettivo che si è complicato dopo il pari di Genova. A due giorni dal big match della 36esima giornata di Serie A, il tecnico Claudio Ranieri interviene in conferenza stampa. L'appuntamento con i cronisti è fissato per le 10.30 nella Sala Champions di Trigoria. Questo l'intervento dell'allenatore giallorosso:
La Roma è costretta a vincere, come si batte la Juve?
Bella domanda. Innanzitutto serve determinazione e concentrazione, abbiamo perso una buona chance a Genova ma dobbiamo reagire. Sono arrivato che era difficile entrare in Champions ma siamo lì, non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Ci restano 3 partite a disposizione, la cosa importante è non avere rammarichi. Diamo il massimo, poi tireremo le somme.
Perché i tifosi delle squadre di A sono tutti scontenti?
Non lo so, forse le aspettative erano diverse, tutti vogliono vincere ma alla fine vince solo uno. Complimenti alla Juve.
Che impressione ha su Dzeko?
E' forte e determinato, si allena sempre bene. Ci sta un anno in cui non riesce a far gol come in altre annate. Ma la sua voglia e la sua determinazione mi hanno sempre fatto scegliere lui, sta facendo comunque un gioco importante per i suoi compagni.
Le 4 inglesi in finale delle Coppe Europee?
Un po' mi ha sorpreso, facevo questo discorso in passato: non hanno mai un break invernale e non arrivano a fine stagione con tutte le energie. Evidentemente gli allenatori hanno cambiato qualcosa.
La situazione di Zaniolo? Kluivert dal 1’?
Su Zaniolo ho parlato più volte, è una mezzala a tutto campo, è stato importante sia da trequartista che come esterno di destra, non i suoi ruoli. Ma ha una tale prestanza fisica che può ricoprirli all’occorrenza. E’ logico che un ragazzo al debutto in A e con tutte le attenzioni non sia sempre al 100%, ma lo vedo determinato e voglioso.
Aveva detto che sarebbe andato a prendere Conte a Fiumicino...
Ora andrò a prendere qualcun altro (ride, ndr).
Ora non andrà proprio a Fiumicino?
Sono qui perché la Roma mi ha chiamato, da tifoso ho risposto con entusiasmo e con tutta la buona volontà. Finito questo, finirà il mio lavoro.
Il rientro di De Rossi può favorire un cambio di ruolo di Zaniolo?
Ho ancora due giorni, deciderò per la squadra e quanto mi possono dare nei novanta minuti.
Cosa le piace di Under e dove deve migliorare?
Vede la porta come pochi. L’infortunio gli ha fatto perdere qualità, durante gli allenamenti vedo che si avvicina sempre di più tirando in porta. Quando rientriamo non può restare avanti, deve coprire. Deve migliorare l’aspetto di perdita di palle.
Si è parlato tantissimo dell’allenatore, Pallotta fa un appello sullo stadio. Si è un po’ perso di vista il campionato? La partita di Genova si può spiegare anche così?
Difficile dirlo, sono cose che ci sono in ogni società. Il calcio è uno sport molto seguito per quanto se ne parla. Dico che dovevamo essere più pratici e concentrati, non subire quel gol su calcio piazzato. Dopo che Mirante aveva parato il rigore, avevo detto che speravo che questo punto potesse essere utile. Restare concentrati è la cosa più importante. E’ giusto che si parli di tutto, ma noi addetti ai lavori dobbiamo essere concentrati sul nostro lavoro.
Esclude in alcun modo di restare alla Roma? Da tifoso si sente di promuovere la Roma? Ci sono le condizioni per un progetto vincente?
Quando ho firmato avevo già deciso, sono arrivato qui in un momento di necessità. A fine campionato il mio lavoro finirà. Ed è logico che mi sento di promuovere la mia squadra del cuore.
A che punto è questa società rispetto al livello Juventus?
La Juventus è un punto di riferimento tra i top team. Credo che per la Roma sia vitale avere lo stadio. Dopo di che potrà pensare ad una rincorsa alla Juventus, altrimenti ci saranno grandi difficoltà.
Alla squadra è mancata un po’ di cattiveria. Questo dipende dall’allenatore o dai dirigenti?
La determinazione e le caratteristiche di una squadra vengono marcate dai giocatori. L’allenatore può non dare grande carattere, ma con giocatori di personalità, ma tira fuori il meglio. E’ bello quando si costruisce una squadra a somiglianza dell’allenatore. Klopp è riuscito a prendere dei giocatori che sposano al meglio la sua filosofia. Sono contento che sia riuscito a far vedere quello che c’era all’inizio. A Liverpool ha riscontrato alti e bassi, riusciva a farlo in casa ma non fuori casa, oggi invece c’è una grande unione tra società, allenatore e giocatori.
Come ha visto Pastore in settimana?
L’ho visto bene, non ha accusato il colpo dell’esclusione e questo è importante. Ci sono giocatori sensibili che pensano che l’allenatore non abbia fiducia in loro, invece ha capito.
Come stanno Santon e Karsdorp? Ipotesi Florenzi esterno alto?
Karsdorp e Santon si sono allenati tutta la settimana, stanno bene ma non hanno i 90’ nelle gambe. Florenzi è un jolly e abbiamo sempre la possibilità di utilizzarlo nei due ruoli.