29/06/2020 18:21
RADIO ANCH'IO - Nicola Rizzoli, Responsabile del Settore Tecnico Arbitrale (ovvero designatore) per la serie A, ha rilasciato una lunga intervista all'emittente radiofonica del generoso rigore concesso alla Lazio nella gara con la Fiorentina e rispondere alla richiesta del presidente Commisso che ha chiesto la possibilità per i club di richiamare gli arbitri all’utilizzo del Var. Queste le sue parole:
Var a chiamata?
Può essere una considerazione. E’ una scelta fatta dall’ente che gestisce regole e protocollo. Il problema si sente maggiormente in Italia rispetto ad altre nazioni. Non avrei nulla di ostativo però dobbiamo tenere in considerazione che siamo all’interno di un sistema di competizioni europee e mondiali e le regole devono essere uguali ma al momento non è un argomento in discussione. Bisognerebbe provarlo, ma potrebbe non togliere le polemiche.
Il rigore concesso alla Lazio?
Il calcio non è una scienza esatta. Se guardiamo la dinamica dell’azione era difficilissimo dal campo vedere qualcosa di diverso nella dinamica dell’azione con il contatto tra Caicedo e Dragowski. C’è stata malizia dell’attaccante, il 99% degli arbitri avrebbe dato quel rigore.
Perché non si va a vedere l’episodio dubbio?
Perché ha dinamiche e qualità che rendono questo sport bello e i dubbi possono essere tanti. Se dovessimo utilizzare la tecnologia per redimere i dubbi si andrebbe a incidere molto, per questo si va a correggere solo errori chiari ed evidenti. La Var non serve per redimere dubbi rovinerebbe spettacolarità, il ruolo della Var non è ancora professionale, nel giro di qualche anno saranno tutti professionisti. Il protocollo può essere migliorato, il progetto Var è giovane e quindi anche attraverso gli errori verrà perfezionato