31/10/2020 15:25
Come Fonseca, anche Beppe Iachini in conferenza stampa ha presentato la sfida tra Roma e Fiorentina in scena domani alle 18.00 all'Olimpico. Il suo intervento alla vigilia del match, valido per la sesta giornata di campionato: "Ribery, così come Pezzella, Borja e Callejon, sono giocatori che si regalano male alle squadre avversarie. Cambia già molto vederli in campo invece che sul lettino del fisioterapista. Fanno crescere i ragazzi giovani, dal punto di vista della personalità. Abbiamo perso alcuni giocatori importanti per strada, altri sono arrivati gli ultimi giorni di mercato ed è normale debbano prendere la condizione".
"Dzeko è un giocatore molto importante, in grado di far girare la squadra, ma la Roma non è solo lui. Dovremo fare una grande prestazione per poter uscire con un buon risultato. I giallorossi hanno un ottimo allenatore che si è adattato in tempi rapidi al nostro calcio. La Roma è più forte dello scorso anno, ha tutti disponibili ed è una partita ancor più insidiosa di quella dell’anno scorso. Con Pedro, Mkhitaryan, Pellegrini, Veretout: è una squadra molto temibile, tecnica. Dobbiamo andare a Roma per giocare il nostro calcio, con personalità e convinzione. Dobbiamo tenere alto il ritmo per tutti e 90 i minuti. Domani voglio vedere una Fiorentina coraggiosa, la stessa che ho visto a Milano con l’Inter", ha proseguito sull'avversario e sulla partita di domani.
"La perdita di Pezzella è stata decisiva sotto questo aspetto. Abbiamo subìto qualche gol per errori banali ed episodici. Se guardiamo il campionato attuale molte partite finiscono con molte reti. È un campionato anomalo che dobbiamo valutare in modo diverso. In difesa abbiamo aggiunto giocatori giovani, come Quarta che lavora con noi da soli 15 giorni. Senza German dovremo forzare queste situazioni inevitabilmente", ha aggiunto sui problemi difensivi.
Su Callejon, invece: "Alla società ho chiesto di prenderlo, con la partenza di Chiesa. Ci dà delle variabili tattiche, ci può dare una mano. Sento parlare molto di modulo, ma creiamo molte occasioni e segniamo una media di due gol a partita. Anche senza i gol degli attaccanti, molti nostri giocatori sono andati in rete. A livello tattico la squadra crea occasioni con tanti giocatori ed è imprevedibile. Callejon è un giocatore a cui oggi va accorciato il campo. Non ha la condizione per fare tutta la fascia. Quando è arrivato in Italia da Madrid giocava come seconda punta. Lui predilige giocare lì, basce là. È un giocatore che al momento, con questa condizione, può ricoprire quel ruolo. Sto valutando la coppia Ribery-Callejon, in attesa di far crescere i nostri giovani attaccanti. Può darci dei vantaggi sul piano dell’imprevedibilità, può essere una variante tattica".
"Ci sono momenti di una stagione in cui in campo non riesce tutto alla perfezione. Nelle ultime uscite abbiamo subìto delle rimonte che ci hanno lasciato un po’ di scorie dal punto di vista psicologico. Dobbiamo lasciarci alle spalle questo piccolo problema mentale: stiamo lavorando per superare questo ostacolo", ha parlato così dei limiti della squadra. "Duncan si sta allenando bene e quando è stato impiegato ha fatto bene. Al momento è un po’ sacrificato perché abbiamo scelto un percorso di qualità in mezzo al campo, con inserimenti delle due mezze ali. Parliamo di 3-5-2, ma nel corso della partita ruotiamo i nostri effettivi con i movimenti d’attacco. Andiamo in gol con molta facilità e questo perché mettiamo in difficoltà gli avversari con questo tipo di movimenti".
Infine, sui disordini a Firenze: "Mi dispiace molto per Firenze, mi piange il cuore a vedere la mia città così. Già il fatto di parlare con queste modalità dice molto sul periodo che stiamo vivendo. Questo momento è molto difficile per il nostro paese ed è tempo che chi ci amministra pensi agli interessi delle persone più colpite dalla crisi. Penso ai lavoratori onesti, a genitori con figli da dover sfamare, non agli episodi che coinvolgono dei delinquenti".