12/02/2021 14:43
IL GAZZETTINO - Il centrocampista bianconero Tolgay Arslan in vista del match di domenica tra Roma e Udinese ha rilasciato una intervista al quotidiano:
"È indubbio che la Roma sia una grande squadra, disponendo di diversi elementi di buona levatura, per cui è facilmente intuibile che dovremo superare non poche difficoltà. Possiamo farcela, a patto però di non specchiarci nei risultati conseguiti nelle ultime due gare, due convincenti vittorie. Basta poco per cadere e il cammino è ancora lungo: per cui dobbiamo rimanere con i piedi ben ancorati a terra, cercando sempre di dare il meglio"
Rispetto alla gara d'andata, che l’Udinese aveva perso peraltro in maniera immeritata, lei quanto è migliorato?
«Molto - garantisce -. Allora eravamo all’inizio del campionato ed era da poco cominciata la mia nuova avventura. Il primo allenamento con la squadra l’avevo sostenuto proprio alla vigilia del debutto in trasferta a Verona. Senza contare che non mi preparavo da tempo come avrei voluto e dovuto. Oltretutto ero reduce da un’annata in cui non avevo giocato molto, una ventina di gare, tormentato da problemi di natura fisica. Ora sto bene, sotto questo punto di vista. Il lavoro che svolgo a Udine mi ha consentito di essere al top sotto il profilo fisico e atletico e avverto più fiducia nelle mie qualità. Inoltre conosco molto meglio i compagni e il campionato italiano».
Dopo oltre 20 gare lei è in grado di rispondere se è più un mediano o se preferisce agire da mezzala, i ruoli che sinora ha alternato con Gotti?
«In primis dico che è importante giocare. In ogni caso preferisco essere un play, perché posso toccare più palloni essendo sovente nel vivo del gioco. Poi è chiaro che sto agli ordini. È l’allenatore che turno dopo turno, in base a tanti fattori, ti assegna il compito da svolgere».
È vero che contro la Roma dovrete dimenticarvi delle ultime due partite, ma è indubbio che la squadra stia crescendo. E non solo perché ha ritrovato un Deulofeu quasi al top o perché è giunto Llorente. Giusto?
«Siamo cresciuti tutti, è migliorata sul campo la connessione tra noi giocatori, ma non posso nemmeno dimenticare i progressi che sta facendo Deulofeu. Va anche evidenziato che l’Udinese è composta da diversi giocatori di valore, ed è inutile fare l’elenco, tutti li vedono all’opera. Poi c’è dell’altro, un’aria diversa e un’atmosfera particolare che identificano la squadra e la società in una grande famiglia».