10/04/2021 13:47
Dopo la vittoria nel primo round dei quarti di finale di Europa League contro l'Ajax, ad attendere la Roma in campionato c'è il Bologna. L'allenatore della Roma, Paulo Fonseca, è intervenuto in conferenza stampa da Trigoria alla vigilia del match contro la squadra di Mihajlovic, in programma domani alle 18 all'Olimpico. Le sue dichiarazioni:
Complimenti per il Ranking Uefa, Roma tra le prime 15. C'è questa contraddizione clamorosa: la squadra ha un cammino virtuoso in Europa League, mentre nelle ultime partite in Serie A ha raccolto solo un punto. Lei si è fatto un'idea di questa differenza di risultati tra le due competizioni?
"Sono due competizioni diverse. Come ho detto prima della partita con l'Ajax, siamo stati quasi sempre per tutta la stagione tra le prime quattro in classifica, dentro l'obiettivo in campionato. E' importante dire che sono mancati giocatori importanti e abbiamo lasciato le prime quattro posizioni. La Serie A è una competizione lunga con tante partite, mentre in Europa League, dopo la fase di gruppo, sono partite ad eliminazione diretta. La verità è che in una competizione lunga si può sbagliare di più. Se non ci sono giocatori importanti, è troppo difficile".
Non ha mai pensato di aggiungere al suo staff un ottimo conoscitore del calcio italiano, senza nulla togliere al lavoro del suo staff? Mi viene in mente che quando Sarri andò al Chelsea, aveva Zola al suo fianco.
"No, non ho mai pensato questo".
Come ha lavorato sulla testa della squadra per far sì che domani pensi al Bologna e non all'Ajax?
"E' facile, i giocatori capiscono che la prossima partita è sempre la più importante. Devono capire che domani è importantissimo vincere, è molto chiaro per tutti noi".
Ieri Walter Sabatini l'ha riempita di belle parole in tv, cosa risponde al direttore tecnico del Bologna?
"Lo ringrazio, ma non ho visto l'intervista e non voglio commentare quello che non ho visto".
Può fare chiarezza su questo tema: è vero che sul suo futuro una decisione è stata presa o al momento non si può escludere nulla?
"Il mio futuro non è importante, sono focalizzato sul presente. La cosa più importante è la Roma in questo momento".
Come gestirà Veretout e Mkhitaryan tra domani e giovedì? Pensa di avere Smalling contro l'Ajax?
"Penso che sarà difficile avere Smalling contro l'Ajax. Mkhitaryan si è allenato oggi con la squadra, ha fatto solo un allenamento e non giocherà dall'inizio domani. Veretout ha giocato contro l'Ajax dopo l'infortunio e vediamo domani".
Cosa manca a Pastore per poter tornare a giocare? Può esserci spazio per lui domani?
"E' stato fermo tanto tempo. Ho parlato lui, penso che deve tornare a giocare nel tempo giusto, nel contesto giusto. Sa quello che penso".
La Roma da inizio 2021 ha avuto diversi infortuni muscolari, quasi tutti localizzati al flessore. Vi siete dati una spiegazione?
"Non è un problema solo della Roma, ma di tutte le squadre che giocano tante partite e che hanno giocatori sempre in nazionale. Ci sono tanti esempi in questo momento, quello che succede alla Roma succede anche in altri club. Ho visto tanti infortuni nelle partite delle nazionali. Il calendario è molto congestionato, con tante partite. Penso che in questo momento si veda di più perché ci sono tante partite. E' un problema di cui dobbiamo parlare. Guardiola ne parla sempre, i giocatori non sono macchine. Giocando tante partite è normale che succede".
Visto il percorso in campionato e in Europa, a questo punto della stagione può avere senso puntare su una delle due competizione?
"Come ho sempre detto, la partita più importante è il Bologna. Dobbiamo sempre pensare che la prossima partita sia la più importante. Dobbiamo continuare così".
Avete affrontato ad Amsterdam una squadra dall'età media di 21 anni e mezzo. Cosa manca al calcio italiano per affidarsi senza problemi ai giovani? E' un problema culturale o di formazione nei vivai italiani?
"E' un problema culturale e di necessità. La Serie A è una delle competizioni più importanti d'Europa e del mondo. Ad esempio, in Olanda o in Portogallo, che sono due Paesi che formano i giocatori, non hanno potere per acquistare i migliori giocatori, sono obbligati a formare i giocatori. In Italia è diverso. Qui a Roma abbiamo molti giovani come Kumbulla, Calafiori, Ibanez, Villar, Mancini, tanti giovani. Ma penso che questo sia il principale problema".
Domani affrontate il Bologna che è la squadra che tira di più nello specchio della porta insieme alla Roma e che ha mandato a rete il maggior numero di giocatori. Serve una soglia di attenzione maggiore da parte della squadra?
"Sarà una partita difficile, ma siamo focalizzati su tutta la squadra e non solo su un giocatore. Sappiamo che sarà difficile contro una squadra aggressiva e con giocatori di qualità. Ma pensiamo a tutta la squadra".
Come stanno Santon e Reynolds? C'è possibilità per uno dei due di giocare domani?
"Sono entrambi convocati, sono pronti per giocare e vediamo domani".
Come sta Spinazzola? Ha fatto già gli esami?
"Non sarà della partita".