28/08/2021 14:03
Il tecnico della Salernitana Fabrizio Castori è intervenuto nella consueta conferenza prepartita in vista della gara di domani contro la Roma.
Mister, assenze pesanti. Come ha preparato la gara?
"Anzitutto senza piangermi addosso, non sono abituato e non esistono alibi. Chiunque andrà in campo riuscirà a dare il massimo e lascerà l'Arechi con la consapevolezza d'aver dato tutto, non bisogna mancare di rispetto a chi è a disposizione. Forse qualcosa potremmo cambiare per adattare le caratteristiche dei giocatori al momento che stiamo attraversando. Affrontiamo un grande avversario, ma non partiamo battuti e ci proveremo fino alla fine".
Come si ferma Abraham?
"Il discorso va allargato a tutti i grandi calciatori, ci vuole una guardia attenta, bisogna stare attenti alla profondità che piace molto a Mourinho e in cui mi rispecchio. Ci vuole anche lo spirito giusto senza subire l'avversario perché dobbiamo fare la nostra partita e possiamo fare risultato se faremo il doppio o il triplo della Roma. Massima attenzione e umiltà".
È la partita di Davide contro Golia ma ci sarà il sold out all'Arechi, cosa si sente di dire ai tifosi?
"Il paragone è realistico però noi abbiamo la riapertura dell'Arechi, una tifoseria calda e appassionata come poche che ci spingerà a dare tutto e di più. È come una serata di gala che il pubblico si deve godere, noi butteremo il cuore oltre l'ostacolo.
Sfida tra Normal One e Special One?
"Ho grandissima stima di Mourinho, come allenatore ha delle idee che amo: calcio verticale, concretezza e pragmatismo. Ha vinto ovunque, affrontarlo è come sostenere una tesi di laurea".
Come pensa di fermare gli inserimenti delle mezzali?
"Tenere corte le distanze fa la differenza, sotto questo aspetto abbiamo lavorato veramente tanto".
Come sta Simy e cosa si aspetta da lui?
"Sta meglio però ci vuole ancora un po' di pazienza, non ha avuto molti giorni di lavoro a disposizione, durante la sosta cercheremo di metterlo a posto".
Sul mercato cosa si aspetta? Gagliolo?
"Io e il direttore abbiamo sottolineato la necessita di prendere 3-4 calciatori. Devono essere calciatori che abbiano requisiti per applicare il mio calcio. Niente di speciale, ma ho un modo di ragionare ben preciso. Prendere qualcuno che conosco accelera il processo di integrazione".
La Lega A al fianco di chi non vuole far partire i calciatori per gli impegni della Nazionale. Che pensa?
"Non c'è nessun atto ufficiale quindi al momento bisogna mandarli, per loro è motivo di soddisfazione, egoisticamente non mi piace molto però lo accettiamo. Se la Lega stabilisce che possiamo anche non mandarli sono più contento".
In difesa, sta pensando anche ad altre soluzioni? Può trovare spazio Aya?
"La formazione la darò domani, sono 4 per 3 ruoli. Bisogna avere anche una condizione buona perché con la Roma bisogna correre molto".
Durante la settimana ha insistito sulle palle inattive dopo i gol presi a Bologna?
"Su 5 gol 3 sono arrivati su palla inattiva, il coefficiente di rischio aumenta, le palle arrivano forti, in A chi calcia lo fa bene, bisogna moltiplicare l'attenzione e la concentrazione, non giustifico gli errori, mi sono arrabbiato molto perché la testa andava tenuta fino all'ultimo. Ci abbiamo lavorato ma la concentrazione dovrà migliorare partita dopo partita, anche la mente va allenata".
Prima o poi vedremo qualche giovane in prima squadra?
"La panchina cortissima non mi piace, è meglio che si arrabbi qualcuno che non gioca e non l'allenatore che non ha disponibilità. Non abbiamo ragazzi pronti per la A, è il livello massimo del calcio e nessun settore giovanile può fornire elementi per questo contesto"