11/09/2022 12:39
Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Roma, in programma domani alle ore 20:45. I toscani sono ancora a secco di vittorie, infatti in queste prime cinque giornate hanno ottenuto quattro punti grazie ad altrettanti pareggi. Le sue dichiarazioni.
Cinque gare sono pochissime per dei bilanci, ma in tre vi siete fatti rimontare. Vi siete dati un perché?
"Sicuramente l'abbiamo analizzata, come il resto. Dobbiamo esser bravi a non creare dei casi o dei problemi. Ci sono situazioni oggettive da analizzare, a fare in modo che certe cose non si ripetano. Abbiamo il dovere di analizzarle e capirne i motivi. I motivi sono vari: la mancanza di attenzione soprattutto sul calcio d'angolo a Salerno, che mi ha fatto molto arrabbiare. La sofferenza ci sta, è in quella fase che dobbiamo essere uniti".
Che partita si aspetta?
"Del momento della Roma non spetta a me parlarne. Posso dire che è una grandissima squadra, ancora più forte a livello individuale. Sarà una partita difficile, la Roma ha dei fuoriclasse e sarà ferita per il momento che sta attraversando. Dobbiamo fare la nostra partita, non vinciamo ma non stiamo anche perdendo. La nostra è una base per il futuro".
Come sta la squadra?
"L'ho vista bene, ora spero inizi un periodo in cui avrò tutti i giocatori a disposizione per metterli tutti in pari. In questo momento è migliorare nel giocare insieme. Fisicamente stiamo bene, non ho avuto segnali particolari, abbiamo uno staff che ci sostiene e i ragazzi sono sempre molto disponibili".
Ci dobbiamo aspettare delle sorprese tattiche?
"La strategia in ogni partita è diversa. La nostra base è la stessa, ragioniamo molto sulla nostra identità. Abbiamo rispetto della Roma, ma non vogliamo fare barricate. Poi magari l'avversario ce lo impone. Non vogliamo essere spettatori, perché sarebbe sconfitta sicura. Bisogna avere cuore e organizzazione per respingere gli attacchi di un avversario forte".
A Salerno siete riusciti a massimizzare i cross. Merito del lavoro?
"Se pensiamo di essere arrivati a un livello sufficiente è finita, dobbiamo continuare a lavorare per superare i nostri difetti. Queste situazioni si migliorano curando ogni dettaglio e lavorando. Ci sono tanti margini, lo stesso Satriano è un giocatore completamente diverso rispetto a prima".
Cosa si aspetta dai suoi giocatori domani?
"Mi aspetto una gara coraggiosa, di mentalità. La Roma è forte, ma una piccola può battere una grande e ci dobbiamo credere. Dobbiamo avere rispetto, non paura, altrimenti sarebbe meglio andare a mangiare una pizza. Il nostro pubblico è l'uomo in più".
Staffetta tra Pjaca e Bajrami?
"Mi sarebbe piaciuto avere prima il Bajrami di adesso. Ha grandi doti, ora apprezzo che sta facendo di tutto per tornare quello che è. A Salerno è stato molto mobile, pericoloso, la squadra ha alzato il livello quando è entrato. La staffetta diventerà per forza automatica nel tempo, ma non è detto che non possano giocare insieme. In avanti voglio avere tanta competizione".
Domani si sfideranno due terzini che saranno il presente e il futuro della Nazionale?
"Sì. sono d'accordo. Il nostro, Parisi, deve migliorarsi ma sta facendo tantissimi miglioramenti. Siamo fortunati ad averlo, considerando che anche Cacace meriterebbe di più".
A Salerno hanno esordito Akpa-Akpro e Pjaca, come hanno fatto?
"Hanno fatto quel che mi aspettavo, cioè una prestazione altalenante ma hanno già dimostrato quel che possono darci. Pjaca quando si è acceso ha fatto vedere ciò di cui è capace. La tecnica non si compra al supermercato, o si ha o non si ha. Lo stesso Akpa ha cominciato piano, poi quando è entrato in partita ha fatto vedere buonissime cose".