24/01/2024 15:36
La Polizia di Stato di Udine ha individuato altri quattro presunti responsabili dei cori e degli insulti razzisti all'indirizzo del portiere rossonero Maignan che hanno portato allo stop temporaneo di Udinese-Milan: si tratta di due uomini e di una donna di 45, 32 e 34 anni della provincia di Udine e di un uomo di 42 anni di Udine, tutti deferiti in stato di libertà alla procura di Udine che coordina le indagini. Contestualmente il questore del capoluogo friulano ha emesso nei loro confronti un daspo per la durata di 5 anni, misura massima prevista trattandosi non recidivi. Gli investigatori sono arrivati all'identificazione "grazie ad un'opera certosina di analisi incrociata delle immagini del sofisticato impianto di video-sorveglianza dello Stadio Bluenergy": i quattro avrebbero proferito "invettive a sfondo razzista, quali ululati, e insulti come 'n***o' e 'scimmia'". Il risultato arriva a poche ore dall'evento, grazie alla meticolosa attivita' degli uomini della Polizia di Stato che hanno visionato per ore le diverse riprese dell'impianto di videosorveglianza. Nei giorni scorsi un primo autore degli insulti, un 46enne della provincia di Udine, era stato già individuato dalla Polizia, denunciato e 'daspato', sempre per 5 anni: il club friulano ha annunciato che l'uomo sarà "a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato".
(AGI)
Arriva anche la conferma dell'Udinese tramite una nota ufficiale:
"Udinese Calcio, in seguito all’individuazione di ulteriori 4 responsabili degli insulti razzisti a Maignan, comunica di avere bandito a vita dal Bluenergy Stadium anche i 4 soggetti in questione.
Come accaduto fin dal primo momento, il club ha proseguito e prosegue il proprio lavoro al fianco della Questura confermando assoluta fermezza nel punire i colpevoli a riprova dell’impegno concreto contro ogni discriminazione".
(udinese.it)