Udinese-Roma: accolto il ricorso per il divieto dei tifosi in trasferta. L'avvocato Contucci: "Il club è intervenuto in aiuto" (FOTO)

21/01/2025 09:22

Arriva una novità importante per tutti i tifosi della Roma residenti nel Lazio che volevano andare in trasferta a seguire la Roma in casa dell'Udinese (domenica alle 15). Dopo il divieto imposto dal Tar di Udine infatti è arrivato il ricorso del club giallorosso che dopo attente valutazioni è stato accolto, con la trasferta che è stata quindi riaperta anche ai tifosi della Roma.

Con questa nota il club giallorosso ha reso noto il verdetto: "Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso presentato dai tifosi e affiancato da noi, sospendendo il provvedimento. Pertanto, i tifosi della Roma potranno viaggiare a Udine".

Questo il commento su Instagram dell'avvocato Lorenzo Contucci: "Buongiorno a tutti. Ricorso vinto. Tengo a sottolineare che anche l’As Roma è intervenuta “ad adiuvandum” - vale a dire in aiuto del ricorso dei tifosi. Ringrazio gli Avv. Giovanni Adami di Udine, Paolo Alberto Reineri e avv. Daniele Labbate di Torino per la professionalità dimostrata".

 

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All'emittente radiofonica ha parlato così l'avvocato Contucci: "Si è lavorato nel silenzio, è sempre bene farlo in queste situazioni, è stato presentato un ricorso da parte dei tifosi, con l’aiuto di un team collaudato di legali per queste situazioni. Ringrazio in tal senso gli avvocati Labbate, Adami e Reineri. Non c’era alcun profilo di rischio a Udine, le due tifoserie sono in rapporti amicali, in 96 gare precedenti non era mai accaduto nulla. E’ stata ristabilito un profilo di equità e giustizia”

Il ruolo della Roma?
"Il club giallorosso è stato molto sensibile in questa situazione perché è intervenuto ‘ad adiuvandum’ come si dice nel gergo tecnico-legale, vi spiego: noi avevamo notificato il ricorso anche alle società calcistiche e la Roma ha sostenuto la nostra posizione, condividendo in pieno le ragioni del ricorso. In questo caso è valso tanto l’intervento della società giallorossa, che ha sostenuto le nostre tesi e quelle dei tifosi. La Roma è una società sensibile al tema della violenza negli stadi, nessuno la può accusare di complicità di alcun genere"

Questo precedente può aprire una nuova fase nel rapporto tra le diverse istituzioni che si relazionano sul tema dei tifosi e sull’organizzazione degli eventi sportivi?
“E’ un precedente importante che si somma ad altre 4-5 decisioni recenti che hanno avuto lo stesso esito, sempre emesse dal TAR. Il CASMS così come le Prefetture, devono occuparsi di prevenzione, non essere giudici dei comportamenti altrui. Se si sostiene ad esempio che ci sono 10 persone che fanno disordini, non dovresti aprire proprio gli stadi. La prevenzione deve essere rivolta alla gestione dell’ordine pubblico, alla preparazione dell’evento in sé. A Bologna i tempi erano ristrettissimi non si è potuto fare in tempo per proporre ricorso. In Germania e in Inghilterra ci sono strutture che rappresentano i tifosi, ben più organizzate che in Italia, quasi fossero dei sindacati dei supporters e certe situazioni sono più schematizzate. A mio avviso è necessario che il CASMS e le forze dell’ordine in generale tornino a valutare il singolo profilo di rischio dell’incontro che si andrà a giocare la domenica, senza assumere posizioni preconcette”.

(retesport)


L'avvocato Contucci ha rilasciato alcune dichiarazioni anche all'emittente radiofonica a tinte giallorosse: "Una buona vittoria. Si poteva già fare per Bologna, ma il divieto è arrivato troppo poco tempo prima della sfida. Con l'Udinese abbiamo avuto il tempo di predisporre il ricorso, non avevo molti dubbi a riguardo. Il provvedimento era del tutto illegittimo e chi lo aveva suggerito non può trasformarsi nel giudice sportivo delle tifoserie. Sono organismi che devono occuparsi di altre cose. Infatti il TAR ha accolto il ricorso. L'intervento della Roma è stato importante, ad aiutare i tifosi. Quando interviene una società che ha avuto un certo comportamento per tematiche come queste, fa sempre un effetto".

Come vi siete trovati con la Roma? Vi ha contattato il club?
"Siamo andati avanti in forma trilaterale, c'ero io, un collega di Udine e di Torino. Abbiamo fatto ricorso e abbiamo notificato la Roma, il club ha ritenuto giusto intervenire in quel modo. Un ricorso di questo tipo, magari per Napoli-Roma, non lo farei. Ma non può passare questo principio: secondo il principio per cui era stata vietata la trasferta di Udine dopo il derby, allora dovrebbero essere vietate tutte le trasferte e tutte le partite".

Quindi siamo stati fortunati perché la trasferta di Udine era particolarmente esente da rischi?
"Dipende sempre dalle motivazioni. Ormai di precedenti ce ne sono: questo, Monza-Fiorentina, l'Arezzo e l'Eintracht Francoforte contro il Napoli. Il TAR di Trieste ha annunciato che il Prefetto non può prendere questo tipo di provvedimenti, cosa che sostengo da almeno 10 anni. Dovessero vietare un Venezia-Roma, si può affrontare nuovamente questo discorso. Il Prefetto non può intervenire in questo senso, andrebbe cambiata la legge".

Quindi la decisione sarebbe stata presa a prescindere dai buoni rapporti con la tifoseria dell'Udinese?
"La decisione sarebbe stata la stessa. Ora ogni volta che verrà applicata una decisione del genere si potrà fare ricorso. Non serve essere gemellati, le tifoserie non sono gemellate con tutte le squadre di Serie A".

È un "ricominciamo" da parte della società?
"Non te lo so dire, ma la scelta della società è stata importante. Anche il riscontro social è stato importante, la società avrebbe potuto chiudere gli occhi e non impugnare il provvedimento di un Prefetto. Speriamo che possa essere l'inizio anche di una presa di posizione in altre tematiche".

Prevedi che le autorità andranno dritte verso lo stesso provvedimento al primo evento? Come ci si muoverà?
"Non credo che si vada con un provvedimento legislativo, andrebbero contro la Costituzione. Se dovesse succedere qualcosa in Olanda, le decisione andrebbe presa per quella partita specifica, non per quelle successive. Ogni partita è un caso singolo e isolato".

La tessera del tifoso?
"La tessera del tifoso doveva cessare un paio d'anni fa, ormai il biglietto ha preso il suo posto. Doveva essere abbandonata, è totalmente inutile se non come strumento commerciale. Purtroppo gli stessi organismi suggeriscono la tessera del tifoso per chi va in trasferta. Una persona che vuole seguire la Roma in trasferta è obbligato a fare la tessera del tifoso, per lui e per chiunque voglia accompagnarlo. Vengono danneggiati solo i tifosi della Roma in questo modo".

(Radio Romanista)