Conferenza stampa, LUIS ENRIQUE: "Con la Fiorentina non sarà facile, ma noi non cambieremo mentalità. Giocando così, possiamo vincere la Coppa Italia" (VIDEO e AUDIO)

10/01/2012 12:17

 

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Affrontate questa Coppa Italia. Vi disturba o vi esalta? Sicuramente è una Roma ritrovata dopo l'ultima vittoria in campionato. Che scelte farà? Cambierà molto la Roma?

Non cambierà nulla rigiuardo la mentalità. E' una competizione stimolante che non disturba. Abbiamo in tutto tre gare in una settimana, dopo l'allenamento di oggi vedremo come si trovano i calciatori e vedrò di fare la migliore scelta possibile per vincere questa partita, che per noi è stimolante. 

Il gesto di Pallotta che significato ha? Che esempio vi ha voluto dare? Cosa può dare lui alla Roma?

Credo che la sua presenza e la sua voce siano stati importanti. Ieri ha fatto una riunione con tutto lo staff, calciatori, dirigenti ecc. e ha spiegato cosa vuole fare con la Roma. E' importante per tutti coloro che lavorano con la Roma sapere qual è la strada su cui dobbiamo camminare e lui ce l'ha illustrata. Il gesto finale è stato simpatico, divertito. Credo che spieghi un po' come lui è: una persona aperta, ottimista, con tanta voglia di fare bene qui a Roma. Un gesto simpatico.

Le statistiche di Roma-Chievo dicono che tutto il gioco è passato per i piedi di , per passaggi ricevuti, passaggi fatti ecc. E' il giocatore che fa più assist in campionato. Si aspettava che un giocatore di 21 anni si integrasse così bene e fosse così determinante?

Sì, me l'aspettavo. Perché l'ho visto giocare e sapevo delle sue grandi qualità. E' normale che ci siano giocatori con più peso specifico, ma io spero che siano tanti, non solo lui. Se vedi un tuo compagno che fa un grande lavoro sei invitato a farlo tu stesso. E penso che lui sia un bell'esempio per quello che cerchiamo. Ma non solo sul piano offensivo. Una squadra diventa forte quando domina sul piano difensivo, e ci sono molti giocatori che fanno un lavoro interessante su questo piano. Cosa che non è molto visibile, ma importantissimo per il rendimento della squadra. L'età non è un referente valido, è quello che fai in campo o quando ti alleni che è importante. Me lo aspettavo. 

Pensi di cambiare il in Coppa? Come sta Bojan?

Vedremo domani. Quello del è un ruolo diverso. Sono convinto che è molto meglio avere una rosa con 20 calciatori che possano giocare tutti e quello a lungo termine diventa per me un rinforzo, e quello della porta è un discorso diverso. Non lo so. Anzi lo so, ma non lo dico. Domani vedremo. Bojan? Sono passati solo due giorni dall'ultima partita, i calciatori sono un po' stanchi. Devo parlare con tutti e vedere come si allenano oggi, ma sicuramente domani la formazione che schiererò sarà quella che io penso sarà la migliore per la partita. Non vado a cambiare niente, la mentalità è la stessa. La squadra deve sapere che ha la possibilità di giocare e di rappresentare la società: ogni volta che si indossa la maglia della Roma si deve essere al 100%.

La Roma può arrivare in alto?

Non lo so. Quattro settimane fa avrei detto una cosa per quello che succedeva, ma noi allenatori dipendiamo dai risultati. Quello che vedo ora mi piace, mi è piaciuto anche a Firenze, anche se è stato un casino come tutti ricordiamo. Mi è piaciuto l'atteggiamento. Quello che vedo mi dà fiducia e mi aspetto che la squadra continui a migliorare e capisca che quel modo di giocare ci darà la possibilità di vincere, poi a farlo nel modo più bello per noi, i tifosi e la classifica.

 Kjaer e sono pronti?

Simon Kjaer sicuramente, si sta allenando in modo incredibile. , che mi piace tantissimo, ha una predisposizione incredibile e vuole giocare. Ma ho un po' paura per la lesione muscolare, non voglio rischiare. Ma forse può giocare, non lo so. Domani. 

La Roma può ambire alla Coppa Italia?

Sì, per come stiamo giocando sì. Il calendario non sarà facile, ma la mia mentalità non mi permette di preoccuparmi per un futuro troppo lontano. Mi preoccupa questa partita, ma possiamo vincere. Perché no?

La Roma ha in campo molti romani. Crede sia importante che la squadra mantenga questa identità?

E' sempre importante conoscere ruolo e storia della tua società, di quello che stai rappresentando, ma con questo calcio moderno è difficile, quasi impossibile. Se c'è la possibilità di prendere i calciatori del vivaio, che sanno che vuol dire giocare a Roma, e che hanno qualità, può essere importante. A tutti piace vedere come gioca la squadra: non so se al pubblico importa se uno è romano o no. L'indispensabile è vincere e giocare bene, ad un ottimo livello calcistico. 

Partita con la : è stata la chiave di volta. Ora la riaffrontate. La ricorderete?

Sì, è un ricordo incancellabile, per tutto quello che è successo. E può essere una motivazione extra per affrontare la gara di domani e un riferimento chiarissimo. E' una squadra che sta ottenendo buoni risultati e sta andando bene, hanno giocatori di qualità e una bella piazza, sappiamo che non sarà facile ma siamo fiduciosi.